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Il parcheggio discarica del Comune. La strana storia dell’ex Cosimini

L’ex parcheggio Cosimini, chiuso perché non a norma, è una discarica. Ma viene usato dalla polizia municipale come deposito di vecchie bici e oggetti sequestrati
L'interno dell'ex parcheggio Cosimini con la roba ammassata
L’interno dell’ex parcheggio Cosimini con la roba ammassata

GROSSETO. Un parcheggio trasformato in discarica. Il cancello è stato chiuso per anni, ma quando qualcuno l’ha aperto, peraltro spaccando un lucchetto, ha avuto una sorpresa: il parcheggio Cosimini, sotto a palazzo Cosimini appunto, con l’accesso da via Rattazzi, è trasformato in un’enorme discarica.

Adesso il lucchetto è stato rimesso dal Comune.

Le foto sono finite sul gruppo “Grosseto Misteriosa” di Facebook e sono iniziate le ipotesi e i commenti. 

Ma per evitare false interpretazioni, sempre in agguato quando la fonte sono solo i social, noi di MaremmaOggi abbiamo indagato per capire come mai sia pieno di tutte quelle cose. 

In realtà l’ex parcheggio viene usato dalla polizia municipale come deposito per biciclette abbandonate e similari. Vengono messe lì in attesa che qualcuno ne reclami la proprietà. Se non avviene, come nella maggior parte dei casi, restano lì. Da qualche parte vanno tenute e l’area è stata scelta in quanto non utilizzabile in altro modo.

Il parcheggio è stato usato anche come deposito di materiale sequestrato. In particolare, anni fa, quando furono sequestrate e demolite alcune villette abusive nella zona di San Martino, i materiali (che devono restare in deposito per alcuni anni), sono stati portati lì.

Le foto parlano da sole, c’è di tutto. Dalle biciclette, ai tavolini, un paio di vecchie moto, anche una cyclette sulla quale chissà chi avrà pedalato. 

Il parcheggio risale alla fine degli anni ’70, fu realizzato nel contesto del progetto dell’architetto romano Ludovico Quaroni, dopo la demolizione della palazzina Cosimini: il nuovo palazzo polifunzionale Cosimini è stato inaugurato nel 1978.

La ex palazzina Cosimini, demolita nel 1970 (foto Archivio Fratelli Gori)
La ex palazzina Cosimini, demolita nel 1970 (foto Archivio Fratelli Gori)

Il parcheggio Cosimini è del Comune

Per tanti anni il parcheggio ha fatto parte dell’offerta di parcheggi a pagamento del Comune di Grosseto, che è proprietario dell’immobile.

La stessa carta dei parcheggi a pagamento della città di Grosseto, realizzata prima da Grosseto Parcheggi (società creata nel 2003 per la gestione, appunto, dei parcheggi a pagamento della città) e poi da Sistema, con cui la stessa Grosseto Parcheggi si è fusa nel 2013, riporta il parcheggio Cosimini fra quelli a disposizione.

Offre, anzi, offriva, 79 posti auto, di cui 30 scoperti e 49 al coperto. Proprio dove ora c’è la discarica.

La pagina della carta dei servizi dei posti auto a pagamento che riporta il parcheggio Cosimini
La pagina della carta dei servizi dei posti auto a pagamento che riporta il parcheggio Cosimini

Qualche anno fa il parcheggio interrato è stato chiuso perché non era più a norma per l’antincendio. E il cancello sbarrato con un lucchetto. E così trasformato in deposito.

Il parcheggio è fra i beni pubblici in vendita

Peraltro già da qualche anno il parcheggio è stato inserito dal Comune nell’elenco dei beni pubblici in vendita.

Così è definito: fondo posto in via Urbano Rattazzi, denominato “ex parcheggio Cosimini” locale autorimessa al piano interrato corredato da due rampe di accesso censito al catasto fabbricati del Comune di Grosseto al foglio 90, particella 198 sub. 147, mq. 1115,00- valore di stima €609.500,00 (seicentonovemilacinquecento).

C’è un contenzioso con il condominio Cosimini

Nel 2021, in seguito ad alcune infiltrazioni di acqua, è stato tentato un accordo transattivo fra il Comune di Grosseto e il condominio Cosimini, con il quale la manutenzione dell’area sarebbe dovuta passare al condominio stesso.

Accanto al parcheggio, infatti, ci sono i parcheggi privati del condominio Cosimini, che subivano le infiltrazioni.

Al momento il contenzioso è ancora in atto.

Autore

  • Guido Fiorini

    Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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