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Il mare è più caldo, all’Argentario ecco l’aguglia imperiale

Alla Pilarella ecco uno splendido esemplare di aguglia imperiale, richiamato più a nord dalla temperatura più alta del mare
L'aguglia imperiale alla Pilarella, a Porto Santo Stefano
L’aguglia imperiale alla Pilarella, a Porto Santo Stefano

PORTO SANTO STEFANO. Domenica 14 mattina uno stupendo esemplare di aguglia imperiale (Tetrapturus Belone) grosso pesce solitario che appartiene alla famiglia degli Istiophoridae, ha fatto capolino nello specchio d’acqua dell’approdo antico della Pilarella a Porto Santo Stefano e ha sorpreso tanti che passeggiavano lungo le banchine con la bella giornata di sole.

Il mare si scalda e l’aguglia sale verso nord

Racconta il comandante Daniele Busetto, con la sua associazione segue anche l’ambiente marino e la sua flora e fauna, che l’aguglia imperiale è un pesce endemico del mar Mediterraneo da sempre ben conosciuto nella regione nello stretto di Messina e da qualche anno ha ampliato verso nord il suo areale probabilmente in seguito al fenomeno della meridionalizzazione del mar Mediterraneo.

È una specie migratoria e compare negli stessi luoghi sempre nello stesso periodo.

Raggiunge anche i 2 metri di lunghezza

Il suo modo di vita è tipicamente pelagico, vive al largo in acque aperte senza nessun rapporto con il fondo e si trova solo occasionalmente vicino alla costa, raggiunge e supera i 2 metri di lunghezza e i 50 kg di peso, nonostante il nome comune questo pesce non ha nulla in comune con l’aguglia, è infatti uno stretto parente dei marlin dei mari tropicali.

L’aspetto complessivo è molto simile a questi ultimi con rostro allungato sulla mascella superiore, corpo fusiforme nella parte anteriore ed appiattito sul peduncolo caudale, prima pinna dorsale lunga con porzione anteriore formante un lobo rilevato, la livrea è grigio-blu scuro, talvolta quasi nero sul dorso e bianco sul ventre, con le due colorazioni separate da una linea netta, si nutre di pesci e di cefalopodi pelagici,  sue prede più frequenti sono costardelle, aguglie e clupeidi.

Viene insidiato dai pescatori professionisti e sportivi che lo catturano sia con le reti che con palamiti o fiocine, utilizzando gli stessi attrezzi utilizzati per il pesce spada, per le sue ottime carni simili a quelle del pesce spada.

Per chi volesse saperne di più sono disponibili per consultazione nella sede di Artemare Club nel corso Umberto 77 – 79 di Porto Santo Stefano i libri, Atlante di flora e fauna del Mediterraneo di Egidio Trainito e la Guida all’identificazione dei pesci marini d’Europa e del Mediterraneo Patrick Louisy, previo appuntamento chiamando il numero 05641937299.

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