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Il Grosseto punta al ripescaggio e denuncia gli aggressori

Nacciariti: «Abbiamo più volte chiesto all’amministrazione comunale anche un aiuto per degli sponsor, nei prossimi giorni ci incontreremo».
La società dell’U.S. Grosseto nella sala campo sportivo di Roselle

GROSSETO. Fare chiarezza, è la parola d’ordine del presidente Nicola Di Matteo. Nei confronti della città e soprattutto con i tifosi, dopo quello che è successo nei giorni scorsi. Il primo passo, è stato la presentazione della nuova compagine societaria dell’U.S.Grosseto. 

Al fianco del presidente Nicola Di Matteo, c’erano il direttore generale Pierluigi Petritola e i componenti del nuovo organigramma: il direttore sportivo Umberto Quistelli, l’amministratore delegato Luigi Cinelli, il club manager Gianfranco D’Angelo e il consulente esterno Marco Nacciarriti.

Tutti in attesa della data dell’8 luglio, che servirà a capire quante possibilità ha l’U.S. Grosseto di essere ripescata in Lega pro.

Ricapitalizzazione e sponsor

Alla società, per avere le carte in regola e tentare il ripescaggio serve un rifinanziamento. Il 2021 è stato chiuso con 391mila euro di perdita, con i postumi del periodo Covid. Marco Nacciariti, consulente esterno della società, ha precisato: «Il rifinanziamento è necessario, il presidente ci sta già pensando personalmente, ma non dimentichiamoci della compagine societaria che dovrà contribuire, non c’è solo lui».

«Siamo abbastanza preoccupati per la situazione che abbiamo trovato – ha spiegato Nacciarriti – ma stiamo lavorando a testa bassa per avere prima possibile l’iscrizione in serie D e proseguire con il lavoro».

Altra questione, quella degli sponsor, dove c’è chi non rinnoverà il contratto, e chi invece potrà vedere il logo della propria attività accanto allo stemma del Grifone. «Abbiamo più volte chiesto all’amministrazione comunale anche un aiuto per quanto riguarda il supporto degli sponsor – dice Nacciariti- Nei prossimi giorni ci incontreremo e vedremo quale tipo di aiuto riusciremo a ricevere».

Quale squadra si dovranno aspettare i tifosi

Nessuno si sbilancia sull’assetto del nuovo team di giocatori in campo. Quistelli, il direttore sportivo infatti precisa: «Non faccio i nomi di chi sarà in squadra prima delle ufficializzazioni. Posso però dire che ho visto ragazzi di squadre della provincia molto validi. E alcuni che giocano nella primavera, forse sbagliando, non sono stati integrati prima. Ci sono dei giovani con molte potenzialità, credo che la nuova stagione sia l’occasione per fargliele esprimere al meglio».

Di sicuro per adesso c’è il ritiro: si svolgerà a Cascia dal 24 luglio al 5 agosto, una località spesso scelta dalle squadre di serie A.

L’ambizione, comunque, non manca. «Mi è stato attribuita la frase “B in 3 anni” – racconta l’amministratore delegato Cinelli – non ho rilasciato nessuna dichiarazione in tal senso. Non so chi me l’abbia affibbiata. Per me è comunque uno stimolo: vedo un presidente molto attaccato alla squadra, forse si è affidato ad alcuni consigli non ben riposti, ma adesso ingraniamo una nuova marcia, e chiediamo sostegno alla città. Noi siamo qui tutti riuniti anche per testimoniare il nostro impegno. Mi auguro che possa avvenire un ripescaggio, stiamo lavorando per quello».

«I bilanci societari parlano chiaro, si può fare buon calcio anche senza essere la squadra che spende più di tutti. Vorrei ricordare a tutti che non è sempre vero che si vince coi soldi – conclude Cinelli – La storia del calcio è piena di giocatori ai quali sono state date opportunità e che sono arrivati ai massimi livelli».

La risposta alle aggressioni

Riunirsi a Roselle non può che far pensare agli ultimi atti vandalici avvenuti al centro sportivo e alla recente aggressione ai danni del custode.

Pierluigi Petritola suona chiaro come un violino ben accordato: «La verità sembra che stia venendo fuori, purtroppo quel giorno qualcuno è arrivato qua, staccando anche le telecamere, ma le registrazioni fino al momento prima della manomissione sono state recuperate. Le avevamo ripristinate proprio dopo il danneggiamento del bar. Si vede tutto. Per come hanno agito, le intenzioni non lasciano pensare che chi ha aggredito cercasse il dialogo».

«Noi non vogliamo comunque fare polemica – precisa Petritola – abbiamo messo in mano tutto alla magistratura che sta proseguendo nelle indagini e alla fine del percorso vedremo. Mi dispiace molto per il nostro custode, è una persona davvero mite».

«La nostra società non tollera la violenza, tantomeno attacchi di questo genere. In un momento in cui il presidente sta facendo così tanto per la squadra e la città, fare così significa andare contro anche la propria città. so che durante il torneo Passalacqua sono stati distribuiti volantini contro la società, contro l’amministrazione. Lo trovo davvero ingiusto e di cattivo gusto».

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