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Il Grifone piega il Flaminia Civitacastellana

Meritato successo dei biancorossi dell’epoca Lamioni, che piegano per 2-1 il Flaminia Civitacastellana
Gianni Lamioni in tribuna
Gianni Lamioni in tribuna

GROSSETO. L’epoca Lamioni inizia con un meritato successo dei biancorossi, che piegano (2-1) la bella formazione del Flaminia Civitacastellana. Non è mancata la sofferenza insieme a cattivi pensieri al termine della prima frazione, dove il Grifone era sotto di un gol dopo aver sciupato almeno due nitide occasioni.

La maledizione del gol aleggiava sullo Zecchini e la robustezza dell’avversario incideva in maniera costante a tenere lontano l’ottimismo. Invece l’Uccellaccio è stato più forte del pessimismo. La ripresa, infatti, ha mostrato una squadra ancora più determinata e unita capace prima di pareggiare e quindi mettere la freccia per il sorpasso decisivo. Lo Zecchini ha apprezzato e goduto.

Il tecnico Liguori è squalificato, il volante è tra le mani del secondo Bevo, mancano Scaffidi e Bramati, in panchina siedono 8 giovani insieme a Padulano, in porta esordisce Plitko.

Al 2′ lancio di Tripicchio, Rotondo conclude alto, al 3′ tiro di Tripicchio, para Zappalà. Gli ospiti rispondono pericolosamente al 4′ con la traversa colpita da Wilson. Inizio senza respiro. Di nuovo Wilson è abile al 12′ con una incursione in area, la difesa chiude. Aleksic ci prova al 14′ con una giravolta in area, palla fuori.

Il Grifone è attivo con qualche imperfezione di controllo e scambi. Il Flaminia dimostra robustezza, affiatamento, esperienza. Martino conclude alto sugli sviluppi dell’azione di Aleksic (24′). Palla gol al 25′: lungo cross di Tripicchio sul secondo palo dove Aleksic sbaglia l’intervento risolutivo praticamente sulla linea di porta, al 26′ bella azione in velocità di Rotondo in solitaria, mira alta.

Due ottime occasioni, però il gol resta un tabù. Alla mezz’ora punizione di Aleksic, difesa in corner, poi ancora calcio d’angolo con la testa di Ciolli, che mette fuori (32′). Improvviso il vantaggio ospite al 38′. Legno colpito da Wilson, Abreu è lesto a ribadire alle spalle di Plitko, 0-1. Contropiede del Flaminia al 40′, Abreu conclude fuori, Sirbu al 42′ mette fuori non di molto. Nessuna sostituzione nella ripresa.

Terzo angolo per Grosseto, respinge portiere, tiro di Martino alto di poco (2′), subito dopo Cipolletta rimedia in corner una iniziativa avversaria. Cross di Aleksic, testa di Tripicchio traversa al 7′, Aleksic conclude (9′) blocca Zappalà. Il Grifone cerca il pareggio. Azione profonda di Carannante, palla in area per Battistoni atterrato, è rigore.

Batte e trasforma Aleksic (20′), 1-1. Si pare una fase dove gli uomini di Onofri cercano la reazione e il Grosseto sembra in attesa del colpaccio. Tripicchio vola, palla rasoterra a centro area, Carannante riceve e insacca al 32′, 2-1. Altro raid di Tripicchio al 45′, assist al bacio per Rotondo, che alza troppo la mira. Nei lunghissimi 5′ di recupero il Flaminia preme, l’Uccellaccio si difende. Il triplice fischio ridà fiato e colore allo Zecchini.

Grosseto – Flaminia Civitacastellana 2-1 (0-1)
GROSSETO: Plitko, Crivellaro, Bruno (40′ st Luzzetti), Martino, Ciolli, Cipolletta, Battistoni, Carannante, Aleksic (27′ st Padulano), Tripicchio, Rotondo. A disposizione: Di Bonito, Passalacqua, Veronesi, Cesaroni, Tiberi, Bova, Veglianti. Allenatore: Salvatore Bevo.
FLAMINIA CIVITACASTELLANA: Zappalà, Rizzo (10′ st Mattia), Lo Curto (21′ st Simoncini), Fumanti, Garufi, Gasperini, Celentano (34′ st Ancillai), Marchi, Wilson, Abreu (20′ st Padovano), Sirbu. A disposizione: Oliva, Massaccessi, Mandorlini, Barduani, Paun. Allenatore: Federico Nofri Onofri
ARBITRO: Pascuccio di Ariano Irpino; 1° ass. Meglio di Napoli, 2° ass. Amarante di Castellammare di Stabia.
RETI: 38′ Abreu, 20′ st Aleksic (rig.), 32′ st Carannante
NOTE: vento freddo, campo in discrete condizioni. Ammoniti Lo Curto, Garufi, Marchi, il tecnico Federico Nofri Onofri. Spettatori 644. Calci d’angolo 4-6. Recupero: 0′ + 5′.

Le interviste

I visi lunghi dell’intervallo danno spazio ai sorrisi convinti dei protagonisti e al popolo biancorosso. Non era facile trasformare i cattivi pensieri in gioia e abbracci. Il Grifone o c’è riuscito. Alla grande. In sala stampa non arriva Liguori, squalificato, nemmeno Bevo. A turno si siedono Vetrini, Lamioni, Fiorini e Carannante.

Il direttore sportivo non ha dubbi: «Successo di grande sofferenza ma meritatissimo. I ragazzi hanno cercato e trovato i tre punti con profonda concentrazione e non era certamente facile. Dopo aver sciupato diverse palle gol, e aver incassato la rete avversaria, la gara si era ingarbugliata e solo una grande reazione poteva capovolgere il risultato. I nostri limiti esistono – termina Vetrini – dobbiamo risolverli portando la squadra in acque più tranquille e degne del nostro valore. Il pubblico? Si poteva fare meglio»

Gianni Lamioni segue questa scia: «Vittoria meritata e bellissima. Chiudere la prima frazione sotto di un gol gridava vendetta. Nell’intervallo sono entrato negli spogliatoi per scuotere i ragazzi con parole vere. Il messaggio – prosegue Lamioni – è stato recepito da tutti e tutti sono stati all’altezza del momento. Complimenti a tutti, staff tecnico compreso. È il degno finale di una settimana faticosa e intensa, ricca di emozioni. In settimana presenteremo la nuova campagna abbonamenti. Ho avvertito tanto affetto intorno a questa squadra, patrimonio della città».

Il presidente Fiorini ha sofferto e parecchio: «Sono invecchiato di qualche anno – comunica – i tre punti servivano come il pane. I biancorossi hanno dato i segnali che ci aspettavamo. Un solo appunto, mi aspettavo più presenze allo Zecchini»

Il gol vittoria porta la firma di un radioso Gabriele Carannante: «Siamo un gruppo validissimo, che ha sofferto tanto ma anche reagito sempre alle avversità. Certamente la nuova società ci ha regalato una spinta maggiore ma l’impegno non è mai venuto meno. Dedico questo gol – finisce – a tutta la squadra e alla mia famiglia».

 

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