FOLLONICA – L’Amministrazione comunale ricorre nuovamente al Tar (Tribunale amministrativo regionale) per rifarsi del mancato versamento degli oneri di urbanizzazione e i conseguenti danni erariali derivati da un’altra lottizzazione.

Questa volta in via Cassarello. 

Questa volta però non c’è solo il mancato pagamento, ma anche l’incompleta realizzazione delle opere di urbanizzazione e delle opere di sicurezza idraulica.

Un ricorso come quello sul vecchio sugherificio

Si replica quindi ciò che è già accaduto per il comparto dell’ex sugherificio di via Massetana anche per l’ ex pomodorificio di via Cassarello, altra area abbandonata che l’Amministrazione aveva inserito tra quelle da recuperare.

Attraverso la dirigente del terzo settore, il comune ha dato quindi mandato all’avvocato fiorentino Fausto Falorni di intraprendere un nuovo ricorso attraverso il quale sono stati citati in giudizio le società costruttrici ed i professionisti che hanno seguito i lavori.

Come per la lottizzazione dell’ex sugherificio anche in questo caso le figure citate sono le stesse e come per l’altra lottizzazione anche in questo caso l’azione legale si è resa necessaria poiché mancava un’idonea garanzia fideiussoria come previsto dalla legge.

Un danno erariale da 800 mila euro, il comune chiede i danni

Tra opere di urbanizzazione non realizzate ed il mancato indennizzo per l’espropriazione delle aree mancherebbero nelle casse comunali circa 800 mila euro, incluse le maggiorazioni del 10% dovute agli interessi maturati e alla rivalutazione monetaria.

Con l’azione legale il comune chiede inoltre di «accertare e dichiarare l’obbligo dei soggetti coinvolti nella lottizzazione ed indicati a margine del ricorso, di cedere gratuitamente in favore del Comune di Follonica le aree di proprietà dei soggetti medesimi […] e, di conseguenza, emettere una sentenza costitutiva che produca il trasferimento a titolo gratuito in favore del Comune di Follonica delle aree di proprietà».

Appartamenti già abitati, ma senza abitabilità

Una situazione che avrebbe anche l’urgenza di essere risolta dal momento che gli appartamenti sono già abitati anche se sprovvisti dell’attestazione di agibilità e che, a causa di ciò, risultano allacciati ad utenze di cantiere.

Non solo e non da meno è la preoccupazione che deriva dalla mancanza di quelle opere idrauliche che non garantiscono la loro sicurezza.