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Il borgo resta senza il medico di base

La doccia fredda per i pazienti sul cartello affisso alla porta dell’ambulatorio della frazione, protesta l’opposizione
Buriano
Il borgo di Buriano

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Da qualche giorno un cartello sulla porta dell’ambulatorio del medico di base, ha messo in agitazione la cittadinanza di Buriano.

Da gennaio i pazienti dovranno andare a Castiglione

«Dal mese di gennaio – c’è scritto – non verrà più effettuato l’ambulatorio. I pazienti potranno recarsi all’ambulatorio di via Ansedonia 47 (sopra la Farmacia comunale) contattando il numero telefonico 0564-927291».

La protesta de L’Alternativa

«Abbiamo appreso dalla popolazione di Burano che il medico non effettuerà più ambulatorio nella frazione – scrive la consigliera del gruppo di opposizione L’Alternativa, la dottoressa Ianetta Giannotti – e pertanto gli anziani dovranno recarsi “come non è dato sapere mancando tutte le frazioni di un collegamento con il capoluogo” presso l’ambulatorio di Castiglione. Il medico lamenta da anni una serie di problemi riguardanti l’ambulatorio, che avevamo già sollevato in consiglio comunale tre anni fa all’assessore. Serviva comprare nuove persiane necessarie ad impedire che l’acqua penetri all’interno dei locali nei mesi invernali e per fronteggiare la calura dei mesi estivi. Piu volte sollecitata dalla popolazione e dallo stesso medico, l’amministrazione avrebbe riferito che “non ci sono soldi a sufficienza per comprare nuove persiane”, quando in consiglio comunale l’assessore aveva detto che gli uffici stavano facendo un bando per gli acquisti. Sarebbe interessante conoscere come in un bilancio comunale di milioni di euro, quanto incide il costo di due persiane, considerato che vengono spesi migliaia di euro dell’ufficio stampa del sindaco, decine di migliaia di euro per una società di marketing che supporta l’immagine di questa amministrazione con foto, interviste su temi che nulla hanno a che vedere con la buona amministrazione. Che invece dovrebbe occuparsi di cose più importanti, tra cui erogare servizi ai cittadini. Capiamo la difficoltà del medico costretto a lavorare e ricevere pazienti in un ambiente inadeguato, freddo in inverno e caldo d’estate, perché privo di riscalamento e aria condizionata».

Nel 2002 l’amministrazione Faenzi – ricorda ancora L’Alternativa – attraverso un accordo con i medici di base riuscì ad individuare dei locali idonei per portare i medici nelle frazioni di Tirli, Vetulonia, Buriano e Punta Ala, per evitare che la popolazione soprattutto anziana, che vive già in una condizione di disagio sociale e isolamento, perdesse l’assistenza sanitaria.

La carenza di un servizio sanitario efficiente crea un ulteriore disagio alle popolazioni residenti e scoraggia coloro che per vari motivi potrebbero decidere di ritornare o andare a vivere nel borgo.

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