GROSSETO. Quello che si temeva si è avverato: Francesco Banini del Follonica Hockey, espulso con il cartellino rosso nel finale della partita dello scorso sabato a Monza, del campionato di serie A1, è stato squalificato per un anno dal giudice sportivo.
Un provvedimento atteso, anche perché già si era intuito che il direttore di gara Giorgio Fontana di Milano, rubando il labiale, aveva detto proprio a Banini: «Lo hai fatto apposta».
Un colpo all’arbitro vicino alla balaustra
Chiaro che l’arbitro ha confermato nel suo referto quanto avvenuto e il provvedimento minimo, in questi casi, è appunto un anno di stop. Banini è comunque uscito dalla pista incredulo, ma senza ulteriori rimostranze.
Come detto quello che è successo però non è stato ripreso dalla telecamera live, che vale anche nei contenziosi per eventuali ricorsi: l’azione di gioco si stava svolgendo dalla parte opposta e Francesco Banini, girando al “largo” vicino alla balaustra, a quanto pare è andato a colpire l’arbitro.
Immediato il cartellino rosso sventolato al giocatore del Follonica tra l’incredulità generale e le proteste della panchina maremmana. La partita alla fine è stata vinta dal Follonica sull’Hrc Monza per 6-3, ma l’assenza di Banini peserà in questo finale di stagione, a partire dalle prossime sfide.
Il bollettino del Giudice sportivo nazionale
«Visto l’art. 15 del Rdg, il Giudice sportivo squalifica un anno Francesco Banini, dopo essere stato ripreso dall’arbitro per un fallo precedentemente commesso, ha deliberatamente caricato e colpito quest’ultimo con una spallata facendolo cadere a terra. L’arbitro a seguito di tale caduta fortunatamente non riportava conseguenze fisiche». È questo quello che si legge nel referto del Giudice sportivo nazionale, l’avvocato Gregorio Stanizzi.
Lo stupore del presidente Ciullini: «Presenteremo ricorso»
«In relazione al provvedimento del Giudice Unico di squalifica per un anno del nostro giocatore Francesco Banini – dice il presidente del Follonica hockey, Franco Ciullini – la società esprime il suo stupore per quanto avvenuto, rilevando che palesemente, come visto in loco, si è trattato di un contatto fortuito e senza nessuna volontà atta ad offendere nei confronti del direttore di gara che probabilmente avrà percepito qualcosa di diverso».
«La società presenterà ricorso e proseguirà l’iter di tutela del buon nome del giocatore e della stessa nelle opportune sedi avendo comunque totale fiducia nella giustizia sportiva, tuttavia deve fare il possibile anche per tutelare il giocatore che è un patrimonio hockeistico di Follonica ma anche nel movimento nazionale nel suo insieme ed un provvedimento di questa natura appare punitivo per le modalità e per le conseguenze e comunque gravoso oltre misura sportivamente per il ragazzo. Confidiamo, quindi, che la vicenda possa essere risolta attraverso le procedure di legge e regolamentari, certi come siamo sempre stati, che ogni parte del mondo hockeistico ed anche gli arbitri in specie, operano in assoluta buona fede».
Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare!
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