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Ha un infarto mentre prepara la brace: «Vivo grazie al defibrillatore»

Un turista di 62 anni è stato salvato grazie all’intervento dei suoi amici e all’equipaggio della Cri che ha cominciato le manovre di rianimazione prima dell’arrivo dell’automedica e di Pegaso
L’ambulanza della Cri e Pegaso ad Alberese

ALBERESE. È vivo grazie all’intervento dei suoi amici, che si sono accorti subito che le sue condizioni erano gravissime. E grazie al figlio del titolare del campeggio, che quando hanno capito cos’era appena successo, si sono precipitati nella sede della Proloco Alborensis per prendere il defibrillatore

È stato così che un turista tedesco di 62 anni, si è salvato: l’uomo è stato defibrillato prima che arrivassero l’automedica e Pegaso, grazie all’intervento di un camperista e dei volontari della Croce rossa. È ricoverato all’ospedale Misericordia, ma le sue condizioni, sebbene gravi, non destano preoccupazione. 

Vivo grazie al defibrillatore

Sabato 24 febbraio, il 62enne ospite del campeggio Camper di Alberese, stava preparando la brace sul barbecue per la cena, insieme alla moglie, quando si è accasciato. È cominciata immediatamente la catena dei soccorsi, che gli ha salvato la vita. 

«L’intervento andato a buon fine, effettuato sabato da un nostro equipaggio presso l’area camper di Alberese – dicono alla Croce rossa – dimostra come, su un arresto cardiaco, la catena dei soccorsi funzioni efficacemente se tutti interpretano al meglio il proprio ruolo». 

Mentre alcuni amici del turista hanno chiamato il 112 e si sono fatti vedere bene dall’ambulanza, altri avevano iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare in attesa che arrivasse il defibrillatore semiautomatico della Pro Loco.

Poi, con l’arrivo in contemporanea del defibrillatore e dell’equipaggio dell’ambulanza, il turista è stato immediatamente defibrillato in attesa che l’automedica e Pegaso proseguissero l’assistenza sanitaria.

L’equipaggio della Croce rossa è stato impegnato anche nel dare indicazioni a Pegaso su come atterrare il più vicino possibile al luogo dell’intervento.

«Vogliamo ribadire con forza che frequentare corsi di BLSD rivolti alla popolazione è di fondamentale importanza per aumentare le chance di sopravvivenza (di qualità) di una persona colta da arresto cardiaco – spiegano all’associazione di volontariato – Saper riconoscere un arresto cardiaco, fare una rianimazione cardiopolmonare precoce e (ove presente) usare un defibrillatore fa veramente la differenza. Complimenti agli amici del paziente, ai soccorritori Cri Grosseto e ai sanitari dell’emergenza sanitaria, perché grazie a loro tutto è andato nel miglior modo possibile».

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