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Civitella ancora senza linee Telecom

I cittadini sono esasperati da una situazione che dura da 10 giorni. E c’è ci ha deciso di rivolgersi ai carabinieri
Civitella Marittima

CIVITELLA MARITTIMA. Sono passati 10 giorni da quando un incendio alla centrale Telecom nella zona dello stadio a Grosseto, ha mandato in tilt la rete fissa e il traffico dati di migliaia di utenti in città e nei paesi vicini. Ma se il servizio è stato ripristinato nella maggio parte dei casi, a Civitella Marittima ancora non si telefona dal fisso e, soprattutto, non si va su internet. Tre giorni fa la situazione di disagio è stata denunciata in un articolo su Maremma Oggi a cui ha risposto prontamente Telecom, rassicurando che sarebbe stato fatto il possibile. E invece è rimasto tutto come prima.

«Siamo esasperati, non si riesce a lavorare. Personalmente mi rivolgerò ai carabinieri perché questa è interruzione di pubblico servizio», dice Enzo Turbanti, geometra, titolare di uno studio tecnico con clienti in tutta la provincia di Grosseto e a Siena. «Ma la cosa più grave è che ci prendono in giro. Ogni giorno viene fatta la segnalazione e ogni volta la risposta è la stessa: “il guasto sarà riparato il prima possibile”, senza indicare un tempo. Cosa che già ci permetterebbe di organizzarci».

Oggi, 18 ottobre, qualcuno deve essere intervenuto e alcuni telefoni fissi hanno ripreso a funzionare, ma a singhiozzo e a macchia di leopardo. E comunque il vero problema è il traffico dati, senza il quale si fermano molte attività di pubblico interesse, dai bancomat nei negozi, alla lettura delle ricette in farmacia, alla stampa dei biglietti degli autobus, ai servizi postali, senza contare che la posta elettronica e le pec sono pressoché indispensabili per ogni attività quotidiana, pubblica e privata.

«Siamo fermi con le pratiche edilizie perché non si può accedere ai portali delle pubbliche amministrazioni, non si richiedono i permessi, non si risponde alle mail dei clienti. È una situazione insostenibile che sta mettendo in ginocchio molte delle attività commerciali e di servizio in paese, un grave danno economico e morale, cui si aggiunge la beffa di scontrarsi ogni giorno con il muro di gomma dei cell center», aggiunge Turbanti.

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