GROSSETO. La vicenda dell’impianto sportivo di Roselle arriva a un punto critico. Nei giorni scorsi è arrivata a palazzo comunale la Pec di Banca Tema che avvertiva il Comune che, se non saranno pagate quattro rate del mutuo acceso dall’US Grosseto 1912 per oltre 65.000 euro, entro la prossima scadenza dell’11 ottobre, dovrà pagare il Comune, in quanto garante.
Un mutuo da 3 milioni di euro, garantito dal Comune con la delibera consiliare n. 94 del 28 maggio 2018, che disciplinava chiaramente le conseguenze di eventuali inadempienze: dopo tre rate non versate, la concessione decade automaticamente.
L’opposizione: «Il sindaco revochi la concessione»
Secondo i consiglieri di minoranza, l’amministrazione guidata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha l’obbligo di revocare subito la concessione all’Us Grosseto 1912. Come scritto con chiarezza nella delibera di consiglio comunale 94 del 2018.
«La situazione è grave – spiegano – perché in caso di mancato pagamento entro l’11 ottobre scatterà la clausola risolutiva espressa e il Comune, come garante, dovrà farsi carico di un’esposizione di circa 2,5 milioni di euro».
L’opposizione sottolinea anche l’ammissione, arrivata dalla stessa società biancorossa con una nota stampa del 22 settembre, di aver scelto la morosità come “segnale di risentimento” verso l’amministrazione comunale, accusata di non aver utilizzato un contributo regionale da 250.000 euro destinato al centro di Roselle.
«Un comportamento che ha prodotto effetti automatici: la risoluzione della concessione e l’attivazione delle clausole a carico del Comune», attaccano i consiglieri.
Preoccupazioni per sportivi e cittadini
La nota mette in evidenza anche i riflessi sociali della vicenda: «Siamo consapevoli del disagio che cadrà sui ragazzi, sui giovani e sugli sportivi che frequentano il centro di Roselle – scrivono – ma il Comune deve trovare subito una soluzione che consenta la prosecuzione delle attività, senza eludere i propri doveri amministrativi».
Dai dati di bilancio emerge inoltre una situazione economica critica per la società: al 30 giugno 2024 l’US Grosseto Srl ha chiuso con una perdita di 40.000 euro, dopo un altro esercizio già in rosso.
Il fronte politico
I firmatari dell’opposizione attaccano duramente Fratelli d’Italia e in particolare l’onorevole Fabrizio Rossi, accusato di aver sostenuto l’operazione e di difendere oggi «l’indifendibile». Nel mirino anche il presidente di Confartigianato Giovanni Lamioni, proprietario del Grosseto, e l’assessore comunale Simona Rusconi, definiti «parte di un “asse” che, con atteggiamenti ritorsivi» – scrivono -, avrebbe messo in difficoltà l’amministrazione.
«Invece di tutelare il bene pubblico – prosegue la nota – il Comune ha lasciato campo libero a chi ha trasformato un impianto sportivo in terreno di scontro politico, con conseguenze pesanti per cittadini e contribuenti».
L’interrogazione in consiglio
L’opposizione ha già depositato un’interrogazione che sarà discussa il 29 settembre in consiglio comunale.
«I grossetani – affermano i consiglieri – hanno diritto di sapere come sono stati gestiti i soldi pubblici e quali responsabilità politiche hanno portato a questa situazione».
I firmatari
Il comunicato porta la firma di:
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Davide Bartolini (Partito Democratico)
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Carlo De Martis (Grosseto Città Aperta)
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Giacomo Gori (Movimento 5 Stelle)
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Giacomo Cerboni (Gruppo Misto di Minoranza)
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Valerio Pizzuti (Liberali, Riformisti e Socialisti)




