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A Grosseto le moto e le auto che hanno fatto la storia

In piazza Dante lo spettacolo delle due e delle quattro ruote che ruggivano negli anni Cinquanta: tutto il programma dell’iniziativa
Uno dei partecipanti alla passata edizione del Motogiro d'Italia
Una delle moto che ha partecipato alla passata edizione del MotoGiro d’Italia

GROSSETO. Cento moto – cinquanta auto – sei tappe – 1700 km: arriva mercoledì 13 ottobre alle 15,30 in Piazza Duomo a Grosseto la terza tappa delle sei in programma della trentesima edizione della Rievocazione storica del Motogiro d’Italia, la gran fondo delle moto d’epoca e non solo, organizzata dal Moto Club Terni Libero Liberati-Paolo Pileri e realizzata in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale.

Il turismo sposa lo sport

L’evento è inserito nel calendario internazionale ed è valido come prova della Coppa del Mondo Moto Raid e Turismo. La manifestazione che gode del supporto tecnico della Benelli e logistico della Repubblica di San Marino e dei comuni di Todi, Grosseto, Ascoli Piceno e Misano Adriatico, inizialmente in programma la scorsa primavera, è stata spostata a questa data a causa dei problemi dovuti al Covid 19 che avrebbe impedito, se fatto a maggio, la presenza degli stranieri che ormai da anni sono oltre la metà degli iscritti.

Infatti, insieme al nutrito gruppo di italiani, prendono il via inglesi, olandesi, tedeschi, francesi, spagnoli, norvegesi, statunitensi e sudamericani, così che si è superato i cento iscritti nelle moto e i cinquanta nelle auto, un vero successo visto il particolare momento che l’intero pianeta attraversa.

Insieme ai motociclisti, in sella a moto d’epoca e attuali, in gara anche una cinquantina di equipaggi che partecipano alla terza edizione dell’Autogiro d’Italia che pur con una diversa organizzazione, effettuano lo stesso percorso delle moto creando un evento unico al mondo.

MotoGiro d'Italia
MotoGiro d’Italia

Una carovana multicolore che per sei giorni attraverserà tutto il centro Italia dal mar Adriatico al Tirreno e viceversa, dove sarà possibile ammirare le moto e le auto che hanno fatto la storia della motorizzazione a livello mondiale, praticamente un vero e proprio museo dei motori itinerante che percorrendo vie di comunicazione secondarie e poco trafficate, giungeranno in paesi e città dove saranno accolti da appassionati e associazioni di promozione del territorio che, in occasione del transito e dell’arrivo della carovana, metteranno a disposizione dei partecipanti il meglio dell’ospitalità e dell’enogastronomia locale.

Fra le moto al via molte di quelle che hanno corso negli anni Cinquanta il Motogiro agonistico e che hanno fatto la storia della motorizzazione, fra queste: Ducati, Gilera, Moto Guzzi, Bianchi, MV Agusta, Laverda, Moto Morini e Benelli. Stessa cosa vale per le auto con notevole presenza di Ferrari, Maserati, Lamborghini, Alfa Romeo, Mercedes, Aston Martin e Jaguar.

Percorso mozzafiato tra le bellezze della Maremma

I partecipanti, fra i quali anche l’ex iridato Pierpaolo Bianchi sono partiti lunedì dall’Autodromo di Misano per la prima tappa che si è conclusa a San Marino dopo oltre 250 chilometri, da qui i concorrenti raggiungeranno Todi dopo aver percorso circa 320 chilometri. Questa terza frazione si svolge totalmente nelle province di Terni, Viterbo e Grosseto, infatti la carovana dopo lasciato Todi dove era giunta martedì pomeriggio attraverserà gran parte delle province di Terni e Viterbo per entrare in quella di Grosseto alle 13 circa a Pitigliano dove è fissato il controllo orario, da qui i concorrenti proseguiranno per Manciano, Magliano in Toscana e finalmente giungere a Grosseto dopo 250 chilometri.

L’arrivo dei primi concorrenti è previsto in piazza Duomo alle 15.30 e proseguirà fino alle 17 circa. Prima di giungere in piazza Duomo l’intera carovana percorrerà Viale Sonnino, Piazza F.lli Rosselli, Corso Carducci per una specie di passerella storica.

Da qui giovedì mattina ripartirà in direzione del mar Adriatico con la quarta tappa che si concluderà a Spoleto dopo 284 km, la successiva porterà i concorrenti ad Ascoli Piceno riattraversando gli appennini più a sud rispetto all’andata. L’ultima tappa sarà praticamente un omaggio alle Marche, verranno infatti attraversate in lungo e in largo tutte le provincie di questa regione prima di arrivare nuovamente all’autodromo di Misano dove si svolgerà l’ultima prova speciale, quella che probabilmente, visto quanto successo nelle ultime edizioni, designerà il vincitore della Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia 2021.

«Il Comune di Grosseto partecipa con entusiasmo all’organizzazione di questa tappa che interesserà anche il nostro centro storico – dice il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna – Le manifestazioni nel centro storico sono eventi ormai consolidati nella tradizione grossetana e la loro organizzazione favorisce la valorizzazione e l’animazione del centro contribuendo a richiamare i residenti ed i turisti, specialmente in un momento come quello attuale di emergenza epidemiologica sanitaria che ha limitato la realizzazione di manifestazioni culturali e di interesse turistico».

Il giorno successivo poi,  i gioielli che hanno fatto la storia del motociclismo italiano si trasferiranno a Scansano. Partner della manifestazione è Confartigianato Grosseto.  «I molti turismi di cui la nostra terra può vantarsi – ha detto Mauro Ciani,  segretario di Confartigianato – hanno necessità di essere promossi. Certo, siamo consapevoli che serve anche una crescita quantitativa e qualitativa, e siamo convinti che iniziative come “Autogiro d’Italia 2021” vadano proprio in questa direzione. Obiettivo principe infatti è quello di coniugare la passione per i motori che hanno fatto la nostra Storia con paesaggi unici come quelli che solo la provincia di Grosseto offre; inoltre questa manifestazione sarà anche l’occasione per degustare le eccellenze della nostra terra, eccellenze che ci qualificano nel vasto panorama internazionale».

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