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Voto con vista sul 2027: Grosseto si prepara alla resa dei conti

La Maremma guarda già alle comunali: mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia affilano le armi per scegliere il candidato, il centrosinistra per ora è senza un nome e senza eredi politici. E nella Lega scoppia la guerra
Dopo il voto alle regionali si guarda già alle comunali a Grosseto del 2027. E anche ad Orbetello
Dopo il voto alle regionali si guarda già alle comunali a Grosseto del 2027. E anche ad Orbetello

GROSSETO. La Maremma si è svegliata con lo sguardo già puntato al 2027. Da una parte il centrodestra trabocca di nomi e ambizioni, dall’altra il centrosinistra cerca ancora una guida, con Marras che farà avanti e indietro con Firenze, volando a piani più alti. Il voto di domenica non è solo un risultato: è l’inizio della prossima sfida per  il Comune di Grosseto. E anche di Orbetello.

Due situazioni opposte, il centrodestra ha troppi pretendenti e dovrà scegliere, il centrosinistra non ha ancora individuato il nome giusto. E certo, soprattutto se sarà confermato assessore regionale, non si potrà chiedere a Marras di mettersi in gioco di nuovo fra un anno e mezzo per una sfida che si preannuncia tutto meno che facile. Tanto che nelle prime interviste a caldo, a domanda diretta, ha già detto: «Sono pronto a dare una mano alla persona che sarà individuata dal partito».

Altro tema è il ricambio generazionale. Da una parte il centrodestra, in particolare Fratelli d’Italia, ha saputo costruire alternative a Rossi e Petrucci, che pure anche loro vecchi non sono. L’elezione di Luca Minucci (42 anni) lo conferma in pieno. Anche perché ha già fatto 8 anni l’assessore e il presidente provinciale del partito.

Ma anche il buon risultato di Guendalina Amati, che di anni ne ha solo 44, è un segnale. Nei tre Comuni centrali dell’Amiata, tutti a guida centrosinistra, Arcidosso, Castel del Piano e Santa Fiora, ha preso più preferenze di Leonardo Marras (681 contro 643), che pure ha anche la vicesindaca Arezzini nello staff che lo segue.

Nel centrodestra la nota stonata è quella della Lega, che prende una batosta storica e che appare sempre più divisa e lacerata.

Il centrosinistra in questo sta facendo più fatica. Qualche sera fa eravamo, insieme ai direttori delle altre testate, a intervistare Leonardo Marras alla sala Eden. C’erano centinaia di persone. Ma guardando la sala non siamo riusciti a vedere un giovane che sia stato lanciato a Grosseto, a cui il partito abbia dato una chanche nel tempo e che possa esser pronto a fare il candidato a sindaco. Se qualche giovane si è messo in luce, è solo nelle zone periferiche, quindi il “solito” Giacomo Termine a Monterotondo, Federico Mazzarello a Castiglione, Federico Balocchi a Santa Fiora.

Da una parte l’abbondanza, dall’altra la penuria

Ecco che, con vista sul 2027, e quindi su Grosseto (e su Orbetello), da una parte il centrodestra ha da scegliere fra più nomi, sono almeno tre che aspirano a candidarsi. Uno di questi, numeri alla mano, è Luca Agresti che ha portato Forza Italia a una crescita poderosa e che in città ha preso più preferenze anche di Minucci, secondo solo a Marras. E non sarà una scelta facile, con le varie componenti che già iniziano ad alzare la voce. Anche perché il minimo distacco (1000 voti) dal centrosinistra fa già sembrare la corsa al Comune meno agevole di quanto si pensasse.

In questo contesto come non sottolineare anche l’exploit di Priscilla Schiano all’Argentario, con Forza Italia balzata al 44%.

Dall’altra il centrosinistra non ha ancora nessuno, mentre la clessidra del tempo vede scorrere inesorabile la sua sabbia.

Eppure i dati, qui sotto le tabelle dei risultati a Grosseto e Orbetello, dicono chiaramente che, con il campo largo, e quindi con quel 4-5% di voti che apportano i Cinque stelle, entrambi i Comuni, dopo dieci anni di centrodestra, sono contendibili.

I RISULTATI DI GROSSETO

Candidati presidente e liste VOTI Percentuale
TOMASI ALESSANDRO 15.161 50,36%
FRATELLI D’ITALIA 7.460 26,37%
MINUCCI LUCA 2.591  
BACCETTI SIMONETTA 1.443  
AMATI GUENDALINA 1.134  
DI MASSA JURIJ 365  
FORZA ITALIA-UDC-TOMASI PRESIDENTE 4.366 15,43%
AGRESTI LUCA 3.593  
SCHIANO PRISCILLA 324  
BORELLI ANNA RITA 89  
CIAFFARAFA’ RICCARDO 39  
LEGA TOSCANA PER SALVINI PREMIER 1.734 6,13%
VASELLINI ANDREA 1.142  
BRINCHI GIUSTI ELISA 182  
DE LUCIA MARIA ROSARIA 64  
BAROLI EMANUELE 23  
NOI MODERATI CIVICI PER TOMASI 703 2,48%
ULMI ANDREA 442  
AMANTE ANGELA 262  
BARTALINI MICHELE 25  
BENUCCI NADIA 14  
E’ ORA! LISTA CIVICA TOMASI PRESIDENTE 214 0,76%
BORDAN JASMINE 59  
NERI MARCO 45  
VACCHIANO GENEROSO 28  
ANTINORI CLAUDIA 18  
Totale liste 14.477 51,17%
GIANI EUGENIO 14.146 46,99%
PARTITO DEMOCRATICO 9.035 31,93%
MARRAS LEONARDO 5.314  
BAI LIDIA 1.115  
TOSINI LUCIA 919  
SCHEGGI ALESSIO 704  
EUGENIO GIANI PRESIDENTE CASA RIFORMISTA 1.518 5,37%
SCARAMELLI STEFANO 371  
DEL BOLGIA ELISA 200  
RAMAZZOTTI BEATRICE 181  
TENCI TULLIO 119  
MOVIMENTO 5 STELLE 1.447 5,11%
GIACOMELLI LUCA 414  
CASTIGLIONE DANIELA 358  
VELASCO ALFREDO 90  
ALLEANZA VERDI E SINISTRA 1.143 4,04%
SERRACCHIANI CHIARA 268  
BISCONTI VALENTINO 230  
CORTECCI SERENA 108  
ANGELI LUCA 96  
Totale liste 13.143 46,45%
MORO BUNDU ANTONELLA DETTA ANTONELLA BUNDU 797 2,65%
TOSCANA ROSSA 674 2,38%
MARRI CAMILLA CAROLA 117  
SOLDATINI LAMBERTO 102  
NANNERINI ANDREA 86  
TOGNETTI TAMARA 66  
Totale 674 2,38%
TOTALE Candidati presidente 30.104 100,00%
TOTALE Liste 28.294 100,00%

 

I RISULTATI DI ORBETELLO

Candidati presidente e liste VOTI Percentuale
TOMASI ALESSANDRO 2.584  49,38
FRATELLI D’ITALIA 1.551  31,54
MINUCCI LUCA 918   
AMATI GUENDALINA 214   
BACCETTI SIMONETTA 115   
DI MASSA JURIJ 22   
FORZA ITALIA-UDC-TOMASI PRESIDENTE 693,00 14,09
AGRESTI LUCA 418   
SCHIANO PRISCILLA 354   
BORELLI ANNA RITA 16   
CIAFFARAFA’ RICCARDO  
LEGA TOSCANA PER SALVINI PREMIER 169  3,44
VASELLINI ANDREA 71   
BRINCHI GIUSTI ELISA 22   
BAROLI EMANUELE  
DE LUCIA MARIA ROSARIA  
NOI MODERATI CIVICI PER TOMASI 52  1,06
ULMI ANDREA 24   
AMANTE ANGELA  
BARTALINI MICHELE  
BENUCCI NADIA  
E’ ORA! LISTA CIVICA TOMASI PRESIDENTE 23  0,47
NERI MARCO 11   
BORDAN JASMINE  
ANTINORI CLAUDIA  
VACCHIANO GENEROSO  
Totale liste 2.488  50,59
GIANI EUGENIO 2.549  48,71
PARTITO DEMOCRATICO 1.272  25,86
MARRAS LEONARDO 799   
BAI LIDIA 130   
TOSINI LUCIA 93   
SCHEGGI ALESSIO 50   
ALLEANZA VERDI E SINISTRA 536  10,90
BISCONTI VALENTINO 280   
SERRACCHIANI CHIARA 254   
CORTECCI SERENA 23   
ANGELI LUCA 22   
EUGENIO GIANI PRESIDENTE CASA RIFORMISTA 272  5,53
SCARAMELLI STEFANO 52   
DEL BOLGIA ELISA 25   
RAMAZZOTTI BEATRICE 24   
TENCI TULLIO 12   
MOVIMENTO 5 STELLE 270  5,49
GIACOMELLI LUCA 100   
VELASCO ALFREDO 75   
CASTIGLIONE DANIELA 63   
Totale liste 2.350  47,78
MORO BUNDU ANTONELLA DETTA ANTONELLA BUNDU 100  1,91
TOSCANA ROSSA 80  1,63
MARRI CAMILLA CAROLA 20   
SOLDATINI LAMBERTO 13   
TOGNETTI TAMARA 10   
NANNERINI ANDREA  
Totale liste 80  1,63
TOTALE Candidati presidente 5.233  100,00
TOTALE Liste 4.918  100,00

 

Il crollo della Lega e un partito spezzato. Vasellini: «Sono un patriota». Tornusciolo: «Dichiarazioni folli»

«Credevo che piovesse, non che grandinasse», il post di Massimiliano Baldini, avvocato viareggino della Lega ed ex commissario provinciale del partito, parla da solo. Quel 4,38% e il solo consigliere eletto del listino bloccato è uno schiaffo pesante al Carroccio vannaccizzato. I pochi voti, caduti come gocce nel buio della notte, sono stati contati con sconforto dai militanti nella sede fiorentina, mentre il responsabile della campagna elettorale del partito in Toscana, il generale Vannacci appunto, è rimasto a Bruxelles. Dove magari avrà ripensato a qualche dettaglio sbagliato, come quando, al comizio a Grosseto, parlava da un palco senza simboli di partito, se non quello di… Megawatt.

Il raffronto con il 2020 è impietoso, allora la Lega veleggiava intorno al 20%, ma un ulteriore calo rispetto al 6,24 delle Europee del 2024 nessuno se lo aspettava. Soprattutto dopo il 7,3 delle Marche e il 9,4 della Calabria, appena qualche giorno fa.

Il tutto in un partito profondamente diviso. Le dichiarazioni di Andrea Vasellini a caldo, davanti alle telecamere di Tv9, non lasciano spazi a molte interpretazioni.

«Io sono un candidato ottimo, sono un patriota – ha detto -. Io, insieme ad i miei amici, da Bragaglia, a Montani, a Pacella, abbiamo fatto un’impresa, raggiungendo questo risultato non solo correndo contro il centrosinistra, ma anche contro quelli che avrebbero dovuto votare il partito. Penso al commissario Andrea Maule, al due volte surrogato consigliere Gino Tornusciolo, all’assessore all’insicurezza Riccardo Megale. Noi abbiamo dimostrato che non arretriamo di fronte alle difficoltà e che di noi ci si può fidare, non certo di chi tradisce il proprio partito».

Tornusciolo gli risponde per le rime: «Ho appena sentito su Tv9 le dichiarazioni folli di una campagna elettorale folle condotta dal candidato Vasellini. Dopo aver fatto perdere il 3% alla Lega in provincia e 1% a Grosseto prova a scaricare la colpa sugli altri! Chi è malato di personalismo riesce sempre meno ad essere critico verso i propri errori, la saccenza fa indicare la via agli altri per poi perdere la propria… Mi dispiace per chi come noi resta al proprio posto e da mesi tace e lavora per il bene del partito, ci spetta ricostruire dalle macerie».

Ecco, una cosa è certa. Se il centrodestra per Grosseto 2027 ha abbondanza di candidati, una certezza ce l’ha. Un quarto nome non arriverà dalla Lega.

La Maremma del dopo-voto 

Dai Dem ai meloniani, dai civici ai Cinque Stelle: il giorno dopo le urne è un fiume di dichiarazioni, analisi e ringraziamenti. Tutti rivendicano un risultato positivo, ma la partita vera – quella del 2027 – è appena cominciata 


Giacomo Termine (Partito Democratico)

Il segretario provinciale del Pd esprime soddisfazione per il risultato che riporta il partito al primo posto in provincia con il 32,1%. Termine parla di un voto di fiducia al lavoro del presidente Giani e della sua squadra, citando sanità, infrastrutture e coesione territoriale come pilastri dell’azione regionale. Sottolinea il valore della conferma di Marras e ringrazia Tosini, Bai e Scheggi per l’impegno. «È l’inizio di un nuovo percorso verso il 2027 – dice – basato su lavoro, servizi e opportunità per i cittadini».

Mauro Rotelli (Fratelli d’Italia)

Il commissario provinciale di Fratelli d’Italia parla di «passaggio storico» per il partito, che con il 27% dei consensi si conferma forza trainante del centrodestra. Rotelli sottolinea la vittoria della coalizione a Grosseto e celebra l’elezione di Luca Minucci come primo consigliere regionale FdI. «Un risultato che testimonia la volontà di cambiamento dei cittadini e la solidità del nostro radicamento sul territorio», afferma, ringraziando tutti i candidati per la campagna condotta con determinazione e passione.

Simona Petrucci (Fratelli d’Italia)

La senatrice grossetana parla di «risultato straordinario» per Fratelli d’Italia in Maremma. «È la dimostrazione che il lavoro serio e la presenza costante vengono premiati», afferma. Petrucci ringrazia i candidati Amati, Baccetti, Di Massa e Minucci, dedicando a quest’ultimo un augurio speciale: «Porterà a Firenze la voce autentica della nostra provincia». Per la senatrice, il successo conferma che la Maremma crede nel cambiamento e nella coerenza del centrodestra.

Fabrizio Rossi (Fratelli d’Italia)

Il deputato grossetano evidenzia come Grosseto e la sua provincia restino saldamente nel campo del centrodestra. «Abbiamo superato il 50%, distanziando nettamente il centrosinistra», sottolinea. Rossi parla di un centrodestra «competitivo e radicato» e ringrazia candidati e militanti per l’impegno che ha portato all’elezione storica di Minucci in Consiglio regionale. «Continueremo a lavorare per rappresentare le istanze della Maremma e di tutta la Toscana», conclude.

Generoso Vacchiano (lista civica È ora)

Alla sua prima esperienza elettorale, Vacchiano si dice orgoglioso del risultato della lista civica È ORA, che a Follonica ha ottenuto il 5,65%. «È un risultato che mi emoziona e mi responsabilizza», scrive, ringraziando i cittadini per il sostegno. Promette un impegno costante «fatto di ascolto, lavoro concreto e politica vicina ai territori». E aggiunge: «Questo è solo l’inizio di un percorso di partecipazione e trasparenza per una Maremma che crede nel bene comune».

Daniela Castiglione (Movimento 5 Stelle)

La candidata M5S ringrazia gli elettori maremmani per il sostegno, sottolineando come il Movimento resti radicato nel territorio. «Il voto non ci porta in Consiglio regionale, ma conferma che siamo una forza viva e presente», afferma. Castiglione parla di bassa affluenza e molte schede nulle, invocando maggiore informazione per gli elettori. «Il nostro impegno resta quello di una Toscana giusta che non lascia indietro nessuno», ribadisce.

Luca Giacomelli (Movimento 5 Stelle)

Candidato più votato del M5S in Maremma, Giacomelli si dice orgoglioso delle quasi mille preferenze ma non nasconde la delusione per il risultato complessivo. Critica la mancanza di ascolto e partecipazione nella definizione delle candidature, che «ha allontanato tanti attivisti». Rivendica però il segnale arrivato dal territorio: «Sono il quarto candidato più votato di tutta la Toscana, la Maremma ha parlato e il Movimento deve ascoltarla».

Marco Simiani (Partito Democratico)

Il deputato dem sottolinea che «con Giani vince la Toscana del lavoro, dei diritti e dell’inclusione». Ringrazia i candidati e il partito per aver dimostrato che la Regione resta «una terra di buona politica». Simiani invita a proseguire con rinnovata determinazione e a ricostruire fiducia tra i cittadini, partendo dalla partecipazione: «Solo insieme potremo rafforzare la nostra democrazia».

Christian Marchini (Giovani Democratici)

Cristian Marchini, segretario provinciale dei Giovani Democratici di Grosseto, esprime soddisfazione per la vittoria di Eugenio Giani e per il risultato del Partito Democratico in provincia. Sottolinea come il vento stia cambiando anche in Maremma, dove il divario con il centrodestra si sta riducendo e diversi Comuni tornano contendibili. Marchini annuncia che i Giovani Democratici intendono impegnarsi nei prossimi anni per costruire una proposta politica forte e radicata sul territorio. L’obiettivo è dare spazio alle nuove generazioni e creare opportunità concrete per restare e costruire il proprio futuro in Maremma. «Vogliamo essere una casa per tutti quei ragazzi e ragazze che credono in una Maremma più giusta e inclusiva», conclude.


A Grosseto e in Maremma si pensa già al 2027: il centrodestra ha troppi candidati, il centrosinistra ancora nessuno. La sfida per il futuro è aperta

Dal Pd a Fratelli d’Italia, passando per civiche e Movimento 5 Stelle, la Maremma si scopre vivace e combattiva anche dopo il voto. Tra entusiasmo, riconoscimenti e qualche amarezza, i commenti restituiscono l’immagine di una provincia che non resta ferma, ma guarda già al futuro: ai nuovi equilibri, ai prossimi nomi e – inevitabilmente – alle sfide del 2027.

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Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità.
    Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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