ARCIDOSSO. I carabinieri di Arcidosso erano in borghese, quando si sono avvicinati a un giovane per chiedergli i documenti. Lui, che non parla italiano, si è alterato appena si sono avvicinati e ha iniziato colpire i militari con calci, pugni e strattoni.
Una volta che i militari sono riusciti a portarlo in caserma hanno visto che aveva delle altre misure cautelari sulle spalle.
Nel pomeriggio del 13 giugno il ragazzo, difeso dall’avvocato William Villani, si è presentato davanti alla giudice Agnieska Karpinska e al vice procuratore onorario Massimiliano Tozzi.
La direttissima
Quando i militari si sono avvicinati per chiedergli i documenti, il ragazzo ha iniziato a dare in escandescenze e a colpire i carabinieri in borghese sulle braccia e a spingerli via. Poi, una volta portato in centrale i militari gli hanno preso le impronte digitali e hanno scoperto che stava violando una misura cautelare.
Il ragazzo non si ricordava di aver passato un periodo in carcere a Milano a causa di alcune cure alle quali era stato sottoposto, come testimoniato da un medico legale di Milano pochi giorni fa. E proprio per questa cura, il giovane non si ricorderebbe neanche di aver aggredito i carabinieri di Arcidosso o di aver fatto qualsiasi cosa.
Il ragazzo in aula ha mostrato un piccolo taglio sulla fronte e uno sulla mano, senza però saper spiegare come se li sia procurati.
La giudice Karpinska ha convalidato l’arresto e ha accolto la richiesta del vpo Tozzi e ha ordinato per l’uomo il carcere in attesa del processo.
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