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Gis e Cinofili al Cemivet. La proposta di Luca Sani

«La zona di Pisa è vicina a San Rossore. Al Cemivet non ci sono vincoli e ci sono anche gli spazi. Sarebbe un onore averli in Maremma»
La zona di addestramento dei cani al Cemivet
La zona di addestramento dei cani al Cemivet

GROSSETO. Il gruppo di intervento speciale dei carabinieri venga a Grosseto, nell’area del Cemivet.

La proposta è dell’onorevole Luca Sani, che ha presentato un’interrogazione al ministro della Difesa.

Per capire bisogna fare un passo indietro.

Su proposta del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e sentito il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, infatti, il 14 gennaio il presidente del consiglio Mario Draghi ha firmato un decreto che definisce “opera destinata alla difesa nazionale” un intervento infrastrutturale per la realizzazione della sede del Gruppo intervento speciale (Gis), del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania e del Centro cinofili dell’Arma nella zona di Coltano. A due passi dal parco di San Rossore.

Come spesso accade in questi casi, il mondo ambientalista è andato in subbuglio. E

anche una parte della sinistra, a partire da Rifondazione: «Si tratta dell’ennesima militarizzazione del nostro territorio che, ancora una volta – hanno sottolineato -, passa sopra la testa delle cittadine e dei cittadini, senza nessuna informazione né discussione preventive sulla necessità delle opere e del loro impatto sul nostro fragile territorio».

Alla fine il Governo ha deciso di prendere in considerazione soluzioni alternative.

Da questo nasce l’interrogazione di Luca Sani.

Luca Sani: «Una soluzione di buon senso»

«Quella che suggerisco mi pare una operazione di buon senso: il luogo indicato attualmente dal governo (nei pressi di Pisa) ha numerose criticità ed ah suscitato l’ostilità manifesta delle istituzioni e della comunità locale; è infatti in una area abbandonata che dovrà essere decuplicata e cementificata, situata peraltro troppo a ridosso del Parco naturale di San Rossore per non creare problemi di carattere ambientale ed alla ricca biodiversità indigena».

«Al contrario il compendio del CeMiVet non presenta alcun vincolo paesaggistico ed ambientale, è perfettamente integrato da decenni con la comunità locale ed ha una posizione logistica funzionale al vicino aeroporto militare di Grosseto; inoltre ha già strutture e spazi sottoutilizzati o addirittura dismessi. Mi auguro che il governo prenda in considerazione questa nuova ipotesi. I reparti dell’Arma dei carabinieri, destinatari degli interventi sono di elevata specializzazione, dedicati alla sicurezza interna del paese e dei cittadini. Averli in Maremma sarebbe elemento di grande prestigio». 

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