Giancarlo, il carabiniere di Castiglione, va in pensione Skip to content

Giancarlo, il carabiniere di Castiglione, va in pensione

Il militare dell’Arma, dopo 32 anni di servizio nella cittadina costiera, va in pensione: ha partecipato alle indagini che hanno fatto catturare il piromane. È stato nominato Cavaliere da Giorgio Napolitano
Il carabiniere Giancarlo Iacobucci in divisa

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA.  Sarà difficile per i castiglionesi non vedere più Giancarlo Iacobucci in divisa, fresco di nomina a Brigadiere capo con qualifica speciale: un volto familiare per cittadini, commercianti e istituzioni, uno della vecchia scuola, gentile e sempre pronto ad aiutare, da vero padre di famiglia.

La carriera di Giancarlo Iacobucci, nato a San Martino in Pensilis in provincia di Campobasso, è a dir poco esemplare. Specchiata. Dopo la scuola allievi e il corso a Iglesias nel 1981, il primo incarico a Marina di Grosseto dal 1982 al 1987, dove arrivò fresco di matrimonio con Lorena Rossi, da cui poi sono nati i figli Stefano, anche lui militare nell’Arma dei carabinieri e in servizio territoriale a Roma, e il più giovane Luca, ottimo calciatore dilettante.

Nel 1987 il passaggio alla radiomobile a Grosseto, e poi dal 20 dicembre del 1990 alla stazione di Castiglione della Pescaia, fino alla pensione, che come è costume nell’Arma avverrà il 16 dicembre, giorno del suo sessantesimo compleanno.

Un cavaliere in missione

Iacobucci è stato più volte comandante interinale della stazione castiglionese, e ha collaborato con molti marescialli: il primo fu Antonio Di Manno, poi Luca Di Pietro, il compianto Massimo Fioro per arrivare al luogotenente Marco Quattrocchi.

Nel 2008 dal Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, Giancarlo Iacobucci è stato insignito del cavalierato della Repubblica, ma nella carriera del brigadiere da ricordare le due missioni di pace: nel 2004 in Bosnia, e nel 2005 in Kossovo.

Giancarlo Iacobucci con l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale

Impossibile, in 32 anni di servizio a Castiglione della Pescaia, fare un bilancio degli interventi a cui ha partecipato. Sicuramente negli ultimi anni, insieme proprio al maresciallo Quattrocchi, è stato tra gli artefici delle indagini, certosine, che hanno portato alla cattura del piromane che per diversi anni, ogni estate, ha devastato Castiglione e dintorni. Un lavoro fatto di appostamenti e infinita pazienza, che però ha dato poi i frutti sperati.

«Il mio non è un congedo, ma un arrivederci – ha detto Iacobucci – lascio il lavoro attivo nell’Arma, ma rimarrò sempre legato a Castiglione della Pescaia e alla mia caserma. Posso solo ringraziare tutti i cittadini, le istituzioni e i tanti amici e colleghi con cui ho collaborato in tutti questi anni» 

 

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