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Raid dei ladri nell’autofficina, grosso bottino

Obiettivo dell’ultimo raid, soprattutto una autofficina della zona artigianale nord di Grosseto, dove stamani i dipendenti hanno trovato la recinzione tagliata e i primi segni di furto
Luca, un dipendente, che illustra l’azienda parlando dei danni ricevuti

GROSSETO. Questa volta è toccato all’Autofficina Allegri sas, in via Topazio. Ultima vittima oggi, 4 febbraio, di una serie di furti e incursioni notturne che nella zona artigianale Grosseto nord, adiacente alla via Aurelia, sembra non avere fine. I titolari dell’azienda, Marco e Riccardo Allegri, sono abbastanza scoraggiati.

Luca, un dipendente, racconta: «La zona è davvero un territorio di razzia per questi individui. Ogni 3-4 mesi subiamo un furto. Anche questa volta si sono introdotti qui di notte. La sera quando l’ultimo di noi è andato via, era tutto a posto. La mattina presto, prima delle intorno alle 7, l’amara scoperta, ci siamo accorti che la rete di delimitazione dell’area era tagliata, proprio là, verso i campi».

«Entrano da lì – precisa Luca – dai campi tra la recinsione e la strada. Abbiamo un servizio di vigilanza, che arriva fino al cancello, ma per i ladri basta nascondersi dietro qualche veicolo per non essere visti quaggiù. Hanno rubato del gasolio dai mezzi e alcuni attrezzi da lavoro. Come sempre. Poi il resto ce lo diranno i proprietari che hanno lasciato qui i loro mezzi, al momento del ritiro del mezzo, troveranno probabilmente qualcosa che manca all’interno. Lì dovremmo provvedere noi».

I ladri non si sono fermati lì, hanno cercato di entrare anche nell’azienda del vicino, tagliando la rete che li divide.

Furto all’autofficina, danni ingenti, da quantificare

Giorgio Piccini, dell’Officina grp lì accanto, ha notato infatti stamani che la rete tra la sua azienda e quella dei fratelli Allegri era tagliata, Forse però non ha subito gli stessi danni, e racconta: «Non sono ancora riuscito a quantificare i danni, non ci sono mancanze bene evidenti, può darsi che un po’ di gasolio lo abbiano preso. Mi auguro che non abbiano preso le tessere carburante all’interno dei mezzi, sarebbe un ulteriore danno per i miei clienti e per me».

Luca, testimone, da dipendente, dei frequenti furti che subisce la sua azienda, condivide lo stato d’animo dei proprietari: «Non è facile andare avanti così. Noi finora abbiamo fatto senza telecamere, probabilmente le metteremo, anche se alla fine con le telecamere ti levi la curiosita, ma difficilmente previene o contrasta direttamente il danno».

 

 

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