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Furti a raffica di marmitte catalitiche

I casi si sarebbero moltiplicati negli ultimi giorni in diverse zone della città: contengono materiali preziosi come oro, platino e palladio, che vengono rivenduti
Una marmitta

GROSSETO. Quando è andato a prendere la sua auto, rimasta per tutta la notte nel parcheggio sotto casa, non credeva ai suoi occhi. La marmitta era scomparsa. Era stata segata con un frullino e portata via, senza che nessuno si accorgesse di nulla. 

L’unica cosa che ha potuto fare è stata rivolgersi al meccanico di fiducia. Poi, dovrà mettere mano al portafogli, e il conto rischia di essere salato: la cifra per la riparazione, si aggira intorno ai 1.500 euro. 

In azione la banda delle marmitte

Il proprietario della Toyota Yaris dalla quale è sparita la marmitta, venerdì 12 gennaio si è presentato ai carabinieri per sporgere denuncia. «Non sono stato l’unico a subire questo furto – racconta – sia il meccanico al quale mi sono rivolto che i carabinieri, mi hanno detto che di questi colpi ne sono stati messi a segno altri». 

Almeno altri due, negli ultimi giorni. Uno su un’auto parcheggiata ai “torrini”, nella zona di via Unione Sovietica. 

La paura degli automobilisti è quella che in giro ci sia una banda che sta portando via le marmitte catalitiche. Ad essere prese di mira, sarebbero al momento, auto come le Toyota Yaris e le Opel Corsa. 

«Certamente chi ha portato via la mia marmitta – dice l’uomo – è qualcuno di ben organizzato: ha dovuto alzare la macchina e per tagliarla ha dovuto usare un frullino. Ho sporto denuncia per una questione di civismo, non credo certamente che venga ritrovata». 

Perché rubano le marmitte

Il furto delle marmitte è rapido e facile da eseguire, soprattutto in determinate macchine. Quello che interessa ai ladri, però, non è la marmitta di per sé, ma quello che c’è al suo interno. Ai criminali interessa il catalizzatore. Anzi, i materiali che lo compongono: palladio e platino, soprattutto ma anche oro e rodio.

Ogni marmitta, che all’automobilista può costare 1.500 euro, frutterebbe ai malviventi circa 150 euro: soldi che verrebbero corrisposti da chi è poi in grado di estrarre il materiale prezioso dal suo interno. Mettere a segno il colpo, poi, non richiederebbe nemmeno troppo tempo. «Tre o quattro minuti – spiega il meccanico – il tempo necessario per portare via la marmitta se si sa come fare». 

 

 

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  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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