GROSSETO. Dopo la lettera aperta pubblicata da Maremmaoggi sulla sicurezza in città, Vincenzo Reale è stato ricevuto dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dall’assessore alla sicurezza Riccardo Megale per un confronto diretto sulla situazione dei furti a Grosseto.

Un incontro definito dallo stesso Reale «franco e senza semplificazioni», nel quale sono emerse con forza le difficoltà di molte famiglie che oggi vivono una condizione di forte vulnerabilità nelle proprie abitazioni.

«Inaccettabile essere lasciati soli quando si chiede aiuto»

Durante il confronto Reale ha portato anche un’esperienza personale: la situazione dei propri genitori, che rappresenta – spiega – quella di tanti cittadini che si sentono esposti e non sufficientemente tutelati.

«Ho sottolineato – afferma – come sia inaccettabile che, in occasione di una richiesta di aiuto, non vi siano pattuglie disponibili e come non si possa scaricare la responsabilità della sicurezza solo sui cittadini, chiedendo loro di installare allarmi o rinforzare infissi che per molte famiglie sono costi economicamente insostenibili».

Denunce fondamentali per far emergere le criticità

Su un punto, però, il confronto è stato netto e condiviso: senza denunce molte situazioni restano invisibili.

«È fondamentale – sottolinea Reale – che i cittadini denuncino non solo i furti, ma anche i tentativi di intrusione. Solo così è possibile individuare le aree più esposte e attivare controlli mirati».

L’allarme su piazza Pellico e viale Sonnino

Nel corso dell’incontro Reale ha portato all’attenzione dell’amministrazione lo stato di trascuratezza e scarsa vigilanza dell’area di piazza Pellico e di un tratto di viale Sonnino, uno degli ingressi principali alla città da sud.

Proprio in queste zone, spiega, starebbe raccogliendo diverse testimonianze e segnalazioni di episodi che, pur denunciati, non avrebbero prodotto risposte adeguate.

Un elemento che, secondo Reale, «non può essere ignorato».

Comune disponibile, ma ora servono riscontri concreti

Sindaco e assessore hanno accolto la richiesta di un approfondimento sulle criticità segnalate, condividendo la necessità di analizzare con maggiore attenzione alcune situazioni specifiche.

«La disponibilità all’esame dei problemi è un primo passo importante – afferma Reale – ma ora resta da verificare che a questo confronto seguano riscontri concreti».

L’appello alla prefettura di Grosseto

Nel corso del confronto è emersa anche la centralità del ruolo della prefettura di Grosseto, che coordina le forze dell’ordine e indirizza le strategie operative sul territorio.

Per questo Reale rivolge un secondo appello: «Chiedo un confronto aperto anche con la prefetta Paola Berardino, perché solo attraverso una collaborazione reale tra Comune e prefettura è possibile intervenire in modo efficace».

Illuminazione, videosorveglianza e controlli mirati

Secondo Reale, gli strumenti per intervenire esistono: migliore illuminazione pubblica, sistemi di videosorveglianza ben posizionati, controlli mirati e indagini basate su dati reali.

«Ma tutto questo può funzionare – sottolinea – solo se le istituzioni lavorano insieme e se i cittadini non vengono lasciati soli o scoraggiati dal denunciare».

«Farsi sentire è un gesto per tutta la collettività»

Reale invita a superare vergogna, sfiducia e rassegnazione: «Farsi sentire non è inutile e non è un atto individuale, ma un gesto per l’intera collettività».

In attesa di un riscontro da parte della prefettura, Reale si dice disponibile a raccogliere segnalazioni, testimonianze e proposte all’indirizzo vincenzoreale1@gmail.com.