Acqua pubblica in centro: guaste 3 fontane su 5 | MaremmaOggi Skip to content

Acqua pubblica in centro: guaste 3 fontane su 5

Nel centro storico le fontane scarseggiano, a quelle nelle piazze Pacciardi e San Francesco (funzionanti) si sommano le 3 sulle mura: inutilizzabili
Un rubinetto di una fontanella pubblica

GROSSETO. Poche fontane e pochissime in funzione. È questa la fotografia del centro di Grosseto dove l’acqua scarseggia. Almeno quella che dovrebbe sgorgare dalle fontanelle.

Fontane dove potersi fermare a bere, poter riempire la ciotola del cane che si porta a passeggio, ma anche la propria borraccia. Mentre l’utilizzo della plastica viene sempre più sconsigliato, purtroppo in centro storico l’alternativa non sembra ricevere molti incoraggiamenti.

Infatti, le richieste di installazione di nuove fontanelle pubbliche ultimamente si sono sommate.

Con l’aiuto di Adf, in alcune zone della città (si veda via Germania o via Inghilterra) ce ne sono. In centro il loro stile forse dovrebbe essere più consono a un’architettura storica: simile, insomma, a quella che già c’è (funzionante) in piazza Pacciardi, ex piazza della palma.

La fontana pubblica in piazza Pacciardi

Anche se, a dirla tutta, non proprio tutti disdegnano la possibilità di avere a disposizione anche acqua frizzante come nei casottini installati nel resto della città.

Sulle Mura 3 su 3 non funzionano 

In centro, per dissetarsi, è possibile andare alla fontanella di piazza Pacciardi e all’altra (non particolarmente amata) in piazza San Francesco.  

In piazza San Francesco

Ad ampliare la dotazione, ma attualmente solo a livello virtuale, ci sono altre 3 fontane dislocate lungo le Mura medicee. Ma c’è un problema. Tra rotture e malfunzionamenti, non ce n’è una che funzioni.

Iniziamo a cercarle.

Salendo sulle mura dal varco di Porta Nuova troviamo la sala Eden e proprio lì davanti, a salutare i passanti, c’è la prima.

La fontana vicino alla sala Eden

La vaschetta oramai raccoglie le foglie e l’acqua non zampilla più da tempo. Di questa fattura forse sarebbe poco utile a riempire qualsiasi contenitore, e un rubinetto forse sarebbe più funzionale, ma al di là di ogni possibile congettura in questo stato non aiuta molto neanche a dissetarsi.

Continuando il cammino, recentemente attraversato anche dal percorso del trekking urbano, arriviamo al bastione Molino a Vento. Un luogo accessibile direttamente anche dallo svincolo che si trova sul lato del teatro degli Industri.

Sul bastione Molino a vento

Poco distante dalla fontana col cinghialino, c’è un’altra coppa di raccolta. Installata per un’acqua che, anche qui, non zampilla più.

Forse è una delle tre fontanelle sulle Mura meglio conservate, si nota bene ed è al centro di una piccola struttura circolare, ma non è utilizzabile.

L’altra che manca all’appello è invece oramai quasi invisibile. A metà tra un ricordo storico e un vaso da fiori, si trova al bastione Maiano, quello che si affaccia su via Fossombroni.

Sul bastione Maiano

In precedenza probabilmente c’era un rubinetto, sarebbe stato il punto più adatto dove riempire una borraccia. Ma non c’è traccia né di rubinetto né di acqua. L’uscita del tubo è stata tappata e il pozzetto di raccolta dove una volta cadeva l’acqua adesso è rotto e riempito da terra e foglie.

Insomma per chi si voglia fare una camminata in centro (specialmente sulle Mura) con tanto di borraccia alla mano, è consigliato di portarla ben riempita. Specialmente in estate.

 

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