FOLLONICA. È morto nella notte tra mercoledì e giovedì il professor Antonio Biancastro.

Aveva 82 anni ed è stato un professore alle scuole medie professionali di Follonica dopo essersi diplomato all’Istituto Tecnico Industriale di Livorno.
Cattolico di sinistra, nei primi anni settanta ha frequentato ed operato dai gesuiti presenti nella cittadina contribuendo soprattutto alle attività del doposcuola e alle questioni sindacali, proprio e soprattutto in ambito scolastico.
L’inventore della scuola sperimentale professionale
A lui si deve la nascita della scuola sperimentale di Follonica nata agli inizi degli anni ’70 e divenuta un esempio di scuola sperimentale molto apprezzato dal mondo scolastico.
La politica per passione lo ha visto anche tra i fautori della fusione tra il vecchio partito comunista e l’area cattolica che ha portato all’attuale Partito democratico.
Molti sono i commenti apparsi sui social da parte di concittadini follonichesi che lo hanno conosciuto, sia come studenti che come colleghi e che unanimemente ne ricordano la saggezza e la generosità.
Iolanda Raspollini, preside in quegli anni dell’istituto professionale, lo ricorda «soprattutto come collega volontario nel doposcuola fondato dal padre gesuita Enrico Brancadoro a Cassarello, rione di Follonica, e soprattutto come ottimo insegnante nelle Scuola Media Sperimentale del Cassarello nata da un’affascinante idea proposta a noi volontari proprio da lui stesso».
Antonio Caramassi, che è stato un collega per molti anni di Antonio, ne ricorda lo spirito fantasioso ma anche la serietà e la disponibilità nei confronti dei ragazzi.
Rino Magagnini, che è stato un suo compagno di viaggi avendo anche lui frequentato la stessa scuola labronica, lo descrive come «un uomo buono, ragionevole e mosso da un grande impegno nella formazione dei più giovani».
Lascia la moglie e una figlia. I funerali questo pomeriggio, venerdì 21, alle ore 15 nella chiesa della Madonna di Lourdes, da lì la salma sarà tumulata al cimitero comunale di Follonica.
Il ricordo del professore impresso nella città
La scuola media sperimentale del quartiere Cassarello di Follonica, che ha accolto tanti giovanissimi della città, ha voluto ricordare anche il percorso del professore. Nella sua esperienza ha messo insieme l’approccio pedagogico dei vicini gesuiti integrando alcune delle sue intuizioni.
«La mattina gli studenti subiscono una scuola tradizionale informativa e selettiva mentre il pomeriggio si trovano di fronte ad una specie di controscuola formativa ed orientativa. Perché non mettiamo su una scuola media pubblica di quartiere?» propose il Biancastro. Da qui partì tutto.
«Insieme ai religiosi, noi insegnanti volontari del doposcuola Cassarello, chiedemmo al Ministero della pubblica Istruzione la trasformazione del nostro doposcuola in scuola media statale sperimentale» dice la scuola.
Il Ministero mandò l’ispettrice Laura Persico Serpico che, giunta a Follonica, rimase per una settimana ad osservare il lavoro che si svolgeva nel doposcuola. «L’ ispettrice, avendo rilevato attentamente la situazione, ci comunicò che, come risultato della sua ispezione, avrebbe dato al Ministero un parere favorevole – ricorda la scuola – affinché portasse ad una risposta positiva alla nostra richiesta. Intanto ci esortò a individuare il luogo dove aprire la struttura». Il Ministero dette il via e la scuola formò le nuove regole per istituire il nuovo percorso.
L’intuizione di Biancastro sbocciò dando agli studenti del golfo nuove possibilità e rappresentando una novità non solo per la provincia.