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Follonica piange Davide Renne, lo stilista di Moschino

Davide Renne è morto a 46 anni, era entrato nel brand di moda da pochi giorni. Lascia soli babbo Albino, mamma Melina e la sorella Michelle
Davide Renne (foto Alessio Bolzoni per Moschino)
Davide Renne (foto Alessio Bolzoni)

FOLLONICA. Nato nel 1977 nella città sul golfo, dopo le superiori aveva lasciato la Maremma per studiare moda a Firenze. Da lì, il maremmano Davide Renne, ha vestito i ruoli di senior designer e creative director in importanti aziende. Nel 2004 è stato nominato head designer in Gucci e, il 16 ottobre 2023, direttore creativo di Moschino. Aveva preso servizio il primo giorno di questo mese.

Divenendo lo stilista del prestigioso marchio Davide stava coronando un sogno. Un sogno, purtroppo, durato troppo poco. Nel pomeriggio di oggi, venerdì 10, infatti, è arrivata la notizia della sua morte.

Un evento che squarcia il silenzio come un tuono e colpisce al cuore sia il brand Moschino sia tutto il settore della moda, così come gli amici e i parenti.

La sua maniera e la sua bravura erano noti a tutti nel settore, l’opportunità di metterle in evidenza con un ruolo così apicale però gli è stata preclusa. Sembra che dopo un’operazione al cuore di lunedì, sia andato incontro a delle complicazioni. Dopo tre giorni in terapia intensiva, purtroppo, Davide non ce l’ha fatta.

Dalla città sul golfo all’universo moda

Davide non ha mai dimenticato le sue origini, da giovane ha abitato nella sua casa di Follonica con il babbo Albino, ex capostazione, e la mamma Melina, titolare di un ferramenta al centro commerciale della 167 ovest. Sua sorella, Michelle, ha un negozio di tatuaggi in città. Nel comunicato stampa con cui Moschino a ottobre lo annunciava come nuovo direttore creativo, Renne ha descritto la sua storia non tralasciando Follonica. Farlo raccontare con le sue stesse parole, probabilmente, rende meglio di ogni altra cosa la sua visione e l’idea di quanto amasse il suo mestiere.

«Tutta la mia vita mi ha portato a intraprendere un viaggio di esplorazione: dopo tutto sono nato in Toscana, a Follonica nel 1977 a due passi dal Mar Tirreno, uno specchio d’acqua magico le cui scogliere, secondo la mitologia greca, ospitavano i quattro venti custoditi da Eolo. Mi sono accorto al liceo scientifico che, per qualche misterioso motivo, continuavo a disegnare abiti femminili» raccontava Renne.

Pensava che da grande avrebbe studiato architettura. «Ma gli studi al Polimoda di Firenze mi hanno regalato un senso di assoluta libertà – ricordava – E hanno aperto la strada a un percorso creativo che, ho scoperto presto, è diventato la mia vita. Subito dopo la laurea, ho lavorato presso Alessandro Dell’Acqua: Alessandro è stato il mio primo maestro e mentore nella moda».

Poi è approdato in Gucci dove ha passato due decenni straordinari come head designer per l’abbigliamento donna. Gli ultimi otto anni di questo periodo li ha trascorsi insieme ad Alessandro Michele. «Lui mi ha insegnato a sognare in grande, mi ha incitato e mi ha aiutato a realizzare i miei sogni. La moda, come la vita, ci dà modo di scoprire noi stessi – diceva Davide – Non mi piace la moda che detta risposte, sono più propenso a trovare la domanda giusta, poi le risposte arriveranno nel dialogo dello stilista con il pubblico: la moda è, per sua stessa natura, fatta su misura».

Davide Renne a Moschino

Prendere poi il timone della casa creata da quello che lui definiva un genio del design italiano e dell’arte contemporanea (Moschino), è stato per lui un onore che non ha affatto preso alla leggera. «Mi sono reso conto che Franco smette di apparire un’eccezione solo quando si considera il suo lavoro non al di fuori ma oltre i confini della moda, come artista contemporaneo – ricordava Davide – È stato il creatore di un concetto modernissimo di lusso, attuale oggi più che mai: il suo lavoro è presente anche se Franco non è più qui. Ci ha insegnato che la moda non può essere spiegata, può solo essere vissuta perché riguarda essenzialmente, intimamente, la vita, il mondo che ci circonda. Questa è, per me, la poesia della moda. Vedo la moda come un dialogo in cui avviene la creazione della bellezza».

Davide Renne ha vissuto quindi fin da subito questo suo nuovo lavoro in Moschino con coscienza ed entusiasmo. Con la sua morte, scompare un grande creativo e una grande promessa della moda italiana.

Autore

  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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