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Follonica: alberghi senza ombrelloni, attacco al Comune

Le strutture ricettive, riunite fra loro, chiedono al Comune di avere una spiaggia per i propri ospiti. Ma la vicenda è complessa
Il lungomare a Follonica, nella zona di Pratoranieri, vicino al bagno Baia Mia
Il lungomare a Follonica, nella zona di Pratoranieri, vicino al bagno Baia Mia

FOLLONICA. La questione si trascina da anni. Da quando, nel 2016, il concessionario della spiaggia Le Dune è decaduto per una revoca da parte dell’Amministrazione comunale. Da allora, questa che sta per iniziare è la settima estate, gli alberghi di Follonica non hanno più un tratto di arenile dove assegnare un ombrellone ai propri ospiti. Che, quindi, devono rivolgersi altrove, con aumento dei costi e difficoltà a prenotare soggiorno e “ombra” contestualmente.

Ora le strutture ricettive, riunite in Ati (associazione temporanea d’imprese, ndr) e assistite dall’avvocato Massimiliano Quercetani, chiedono al Comune di avere in assegnazione un tratto di spiaggia per questa stagione. E che, con i prossimi strumenti urbanistici, sia ripristinata la spiaggia a loro dedicata, fra il bar Ricci e il Florida, dov’era prevista prima del 2002.

Ma il problema – così dicono dal Comune – non è di facile soluzione, perché l’accesso alla spiaggia Le Dune dovrebbe avvenire attraverso due proprietà, una delle quali, peraltro, confiscata in uno dei procedimenti giudiziari contro il commercialista Evans Capuano.

Spiaggia e alberghi, una vicenda che si trascina da anni

Il 31/5/2002 il comune di Follonica con delibera di consiglio comunale n. 58 licenzia il Piano di utilizzo e gestione della fascia costiera con relativa catalogazione dell’arenile con spiagge libere e concessioni demaniali marittime.

La cartografia generale della fascia costiera individua con il n. 45 “spiaggia le dune” l’area in concessione al servizio per balneazione utenti strutture ricettive.

Nel 2016 il concessionario decade a seguito di revoca imposta dall’Amministrazione Comunale.

«Da allora – dicono gli albergatori – l’amministrazione non ha fatto alcunché per restituire alle strutture turistico ricettive la spiaggia per come programmato con la pianificazione territoriale del 2002».

E ancora: «L’argomento che sostiene il Comune è la presenza di una proprietà privata antistante l’arenile di cui sopra. Questo  limiterebbe e impedirebbe   di mettere a bando la concessione perché il raggiungimento dell’arenile deve avvenire attraverso un varco sulla proprietà privata dei due proprietari (Capuano – oggi confiscato – e Mirval).

Strutture ricettive riunite, chiedono la spiaggia al Comune

Le strutture turistiche di Follonica, unitesi in Ati, e che rappresentano tutte le diverse forme di ricettività (alberghi, Cav, residence, B&B e campeggi) fatta – per adesso – eccezione per i villaggi turistici, chiedono al sindaco di «assumere immediatamente e coerentemente con gli obiettivi politici e di interesse pubblico, le determinazioni atte a dare, almeno per questa stagione, la spiaggia agli operatori dell’accoglienza turistica».

Secondo le strutture ricettive riunite ci sono gli strumenti giuridici per farlo:

  1. Procedere con il rilascio di una concessione provvisoria ex art. 10 reg. att. Cod. nav. alla costituenda Ati per garantire le previsioni generali di piano e sorreggere le imprese turistiche per questa stagione;
  2. Depositare domani il bando di gara ex art. 18 reg. att. Cod. nav con pubblicazione all’albo per venti giorni consecutivi dando notizia che l’accesso all’arenile avverrà a poche centinaia di metri dallo stesso.

E, al tempo stesso, sostengono che non ci siano impedimenti logistici.

  1. Non è rilevante per gli albergatori e altri il passaggio e l’accesso diretto all’arenile, perché lo stesso può essere agevolmente raggiunto dall’accesso pubblico prima del bagno Baia Mia. Ciò a fronte del gravissimo pregiudizio che deriverebbe dal non avere anche per questa stagione, dopo due anni di lockdown, una propria spiaggia con la difficoltà sempre più evidente nel reperire sistemazione presso i lidi privati.

«Quanto sopra – concludono – almeno per la prossima stagione estiva. Dal prossimo anno, visto che l’Amministrazione sta mettendo mano allo strumento urbanistico, chiederemo con forza e per mezzo delle opportune osservazioni, l’individuazione della spiaggia per gli alberghi nel centro cittadino, esattamente dov’era stata prevista prima del 2002, tra il bar Ricci e lo stabilimento balneare Florida».

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