Flash mob per il canestro segato. Al suono dei palloni | MaremmaOggi Skip to content

Flash mob per il canestro segato. Al suono dei palloni

«Saremo in tanti e palleggeremo in silenzio. Per capire se dà più fastidio il suono dei palloni o il silenzio dello spaccio». Intanto il canestro è stato rimesso
La locandina del flash mob di sabato 26 alle 15
La locandina del flash mob di sabato 26 alle 15

GROSSETO. Un flash mob, al suono ritmato dei palloni che rimbalzano, per protestare contro il taglio dei canestri in piazza Lulli. Un atto che ha indignato la città.

È in programma sabato 26, alle 15, nel campetto stesso di piazza Lulli.

“Dà più fastidio il suono di un pallone o il silenzio dello spaccio?”, questo il titolo simbolico dato alla manifestazione.

Tutti con un pallone, per palleggiare in silenzio

«Presentarsi al massimo alle 14.55 con un pallone. Alle ore 15 tutti in campo per palleggiare, preferibilmente in silenzio, per 5 minuti ininterrottamente facendo sentire solo il suono dei palloni che rimbalzano. A fine flashmob si installa il nuovo ferro (ma lo ha già fatto il Comune, ndr)» spiega Luca Giannini su Facebook.

«L’idea – aggiunge Luca – è venuta ad Alessandro Rustici, il social media manager della Pallacanestro Grosseto e l’ha condivisa con tutti i dirigenti della società, che l’abbiamo subito sposata. Ma questa manifestazione non va ricollegata alla società, ma a un’intera comunità che è rimasta indignata da questo atto. Qualche anno fa fece scalpore una signora che si diceva infastidita dal suono delle sirene quando passava la scorta di Falcone. Fatte le dovute differenze, il concetto è lo stesso».

Al flash mob partecipano anche i ragazzi dello Street Basket Grosseto, un centinaio di giovani che giocano nell’impianto e che se ne prendono cura. Hanno anche una pagina Facebook.

Il Comune, fra l’altro, ha subito rimesso il canestro nuovo.

Il nuovo canestro in via Lulli
Il nuovo canestro in via Lulli

«Un atto che ci indigna e che danneggia un gruppo di ragazzi che fanno sport in modo pulito – dice il vicesindaco e assessore allo sport, Fabrizio Rossi -. Un’area riqualificata a spese del Comune per essere restituita alla comunità danneggiata in modo stupido. Abbiamo ricomprato i canestri e li abbiamo fatti rimontare. AugurandoCi che non accada più».

 

Il giallo delle telecamere

Intanto resta da capire se qualche telecamera abbia “immortalato” il genio che ha segato i canestri.

Perché in quella piazza c’è un impianto, ma è staccato dalla rete Netspring che gestisce tutte le altre in città. Fu realizzato dai lavori pubblici del Comune quando misero a posto piazza e campetto. 

Questo non sarebbe un problema, perché basterebbe un registratore locale, dal quale scaricare via via le immagini.

Il problema, però, è che l’impianto, non è mai stato messo in funzione, perché mancante di alcuni requisiti di legge: mancano infatti i cartelli obbligatori che avvertono della registrazione delle immagini e manca anche l’autorizzazione prefettizia. Il tavolo non è mai stato fatto.

Ora, probabilmente, l’impianto sarà preso in carica da Netspring. Quindi le immagini saranno sempre a disposizione. Hanno segato il canestro una volta e (forse) la passeranno liscia. Ma la prossima volta saranno colti in flagrante.

«Ci siamo messi in moto subito – dice l’assessore alla sicurezza, Riccardo Megale – per “aggiungere” quelle telecamere all’intera rete gestita da Netspring. Quindi anche se purtroppo non abbiamo le immagini per capire chi sia stato a segare il canestro, d’ora in poi la zona sarà coperta. Ora i ragazzi e il loro campino sono al sicuro».

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