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Stipendi più pesanti per i lavoratori di edilizia e industria

Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil e Ance hanno firmato nei giorni scorsi l’accordo integrativo provinciale
firma contratto edilizia-industria
Un momento della firma del contratto

GROSSETO. È stato firmato nei giorni scorsi il nuovo contratto provinciale dell’edilizia e dell’industria. A sottoscriverlo Gianni Bracciali (Fillea Cgil), Fabio Carruale (Filca Cisl), Alessandro Rusci (Feneal Uil) e Rossano Massai in rappresentanza dell’Ance – Associazione nazionale costruttori edili.

L’accordo provinciale, che integra il contratto collettivo nazionale, verte sul cosiddetto l’elemento variabile della retribuzione (Evr, con valore retroattivo dal 1° gennaio 2022) e riguarda 2.805 operai edili, di cui 810 sono stranieri non nati in Italia, e 560 imprese

In busta paga da 33 a 45 euro al mese in più per gli operai, 65 per gli impiegati

L’aumento mensile pattuito per le buste paga degli operai varia dai 32,87 euro al mese per il livello più basso, ai 44,98 per gli operai a più elevata qualifica. Per gli impiegati, invece, il livello massimo è di 65,20 euro mensili.

Prevista, inoltre, un’indennità di mensa di 121,1 euro al mese, con un aumento percentuale legato alla trasferta per gli operai comandati a lavorare in cantieri a distanza superiore ai 15 chilometri. Confermata l’indennità mensile di trasporto casa-lavoro (42 euro) e quella per chi guida il pulmino che accompagna gli operai in cantiere.

Le parti si sono poi impegnate a superare sul piano contrattuale la carenza della malattia, attualmente confermata come prestazione economica da parte della Cassa edile, e a introdurre una nuova prestazione economica di rimborso per il costo della denuncia dei redditi. Confermate, infine, le prestazioni che prevedono contributi a sostegno delle spese didattiche per i figli, e il premio per i giovani fino a 29 anni che entrano nel settore edile.

«Questo rinnovo contrattuale – sottolineano Bracciali, Carruale e Rusci – arriva nel quadro di una tendenza espansiva del settore e numeri in aumento, in virtù della ripresa economica e dell’effetto positivo dei bonus edilizi. Da parte nostra, oltre a redistribuire ai lavoratori una parte dei benefici della nuova fase, ci siamo sforzati di definire regole che connotassero la ripresa economica da quantitativa in qualitativa. Con un’attenzione particolare alla formazione delle maestranze, alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla valorizzazione degli istituti bilaterali come il Cpt (comitato paritetico territoriale)», aggiungono.

«L’edilizia del futuro, inoltre, non potrà prescindere dalla sostenibilità in termini ambientali, oltre che sociali ed economici. Per questo abbiamo condiviso con Ance una serie di azioni che vanno dalla valorizzazione e rafforzamento della Cassa edile della provincia di Grosseto a quello della Scuola edile grossetana, fino all’approfondimento della progettazione Bim (building information modeling, ai temi della legalità e sicurezza.

Gli operai edili del futuro, infatti, saranno sempre più specializzati e dovranno sapersi adattare alle continue innovazioni tecnologiche introdotte nei processi costruttivi. Questo significa che anche il nostro lavoro sta subendo cambiamenti radicali, che richiedono un aggiornamento professionale continuo. Il quale, come dimostra la difficoltà delle aziende a trovare personale di cantiere adeguatamente qualificato, richiede impegno e capacità di programmazione», concludono Bracciali, Carruale e Rusci .

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