PORTO SANTO STEFANO. Sul porto che si affaccia sul mar Tirreno, insieme alle marinerie locali e le associazioni di categoria, anche una delegazione delle marinerie dell’Adriatico, dove la protesta aveva avuto inizio.
Le delegazioni nella mattinata di oggi, mercoledì 25 maggio, hanno occupato l’area del porto, aderendo all’iniziativa di blocco delle attività di pesca, estesa e diffusa su tutto il territorio nazionale.
I pescatori con le loro associazioni di riferimento hanno incrociato le braccia e fermato i motori delle proprie imbarcazioni, manifestando quanto sia per molti diventato veramente troppo costoso e rischioso uscire in mare e cercare di ricavare un reddito dalla propria attività, messa sempre più a rischio dai prezzi da capogiro del carburante, ma anche dalla tassazione.
Le rappresentanze dei pescatori sono state ricevute dalla prefetta di Grosseto, Paola Berardino, che ha ascoltato le ragioni dei manifestanti: stretti nella morsa del carico tributario e contributivo, hanno chiesto l’apertura di un tavolo di dialogo che possa monitorare lo stato della crisi del settore ittico.
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