GROSSETO. Arriva in città sabato 14 ottobre, la penultima tappa della 17° edizione della “Granfondo dei trapiantati“. Il raduno ciclistico amatoriale è partito da Bergamo l’8 ottobre e arriverà a Siena domenica 15.
Un lungo percorso attraverso città, paesi e campagne, per incontrare persone di tutte le età e dimostrare due cose fondamentali: la prima e più importante è che la donazione degli organi è fonte di vita. La seconda che dopo il trapianto è possibile vivere una vita normale e fare sport.
Due messaggi rivolti, il primo a tutti coloro che con l’autorizzazione all’espianto possono dare una reale possibilità di vita a chi è in attesa di un organo. Il secondo è rivolto a chi ha subito o deve subire un trapianto. In entrambi i casi, un messaggio di ottimismo e speranza dimostrato sul campo.
Lo spiega bene Marco Bozzoli, presidente dell’associazione Amici del trapianto di fegato: «La Granfondo dei trapiantati è uno strumento per diffondere nelle scuole e nelle comunità la cultura della donazione degli organi e del trapianto come nuove possibilità che la scienza mette a disposizione per salvare delle vite. Vogliamo dimostrare che chi riceve un organo non solo può tornare a una vita normale, ma anche a svolgere attività sportive rilevanti», dice.
Il programma della giornata maremmana
L’arrivo a Grosseto è per venerdì 13 ottobre alle 17, in piazza Dante Alighieri. Il girono dopo, i ciclisti incontreranno i ragazzi dell’Istituto Leopoldo II° di Lorena, alle 8.30. L’opportunità è stata offerta ai ragazzi grazie all’impegno della dirigente scolastica Cinzia Machetti, della presidente della sezione provinciale Aido Grosseto, Sofia Nappo e della vicepresidente Margherita Procopio.
L’evento è patrocinato dal comune di Grosseto e organizzato dall’associazione Amici del trapianto di fegato (organizzazione di volontariato di Bergamo) e dall’Associazione italiana donatori di organi.
L’evento è patrocinato dal comune di Grosseto e organizzato dall’associazione Amici del trapianto di fegato (organizzazione di volontariato di Bergamo) e dall’Associazione italiana donatori di organi.
«Siamo orgogliosi di ospitare quest’iniziativa – spiegano il sindaco Vivarelli Colonna, l’assessore alla mobilità, Riccardo Megale e l’assessora al sociale, Sara Minozzi – perché ancora una volta la Maremma si dimostra terra di solidarietà e sostegno ai più fragili. Donare significa offrire vita ed è un atto generoso e importantissimo».
