ORBETELLO. Era circa le 22 di martedì 22 luglio quando Monica Paffetti, ex sindaca della città lagunare, camminava lungo la laguna in compagnia del suo cane. Una serata apparentemente tranquilla. Finché, alle sue spalle, è apparso un cinghiale. Non una comparsa fugace, ma una presenza costante, che la seguiva con passo lento e sicuro. Paffetti ha ripreso tutto in un video che, una volta condiviso, è diventato virale.
Non è più un caso isolato
Quello che un tempo era un episodio eccezionale, oggi sembra diventato routine. I cinghiali scendono in città sempre più spesso, spinti dalla facilità di trovare cibo e dalla perdita di spazi naturali. Non è raro vederli aggirarsi tra le case, lungo le scalette o perfino vicino alla laguna, senza più alcun timore dell’uomo.
«Non possiamo più ignorare la situazione – ha spiegato Paffetti – Di sera è sempre più facile incontrarli, e i rischi per la sicurezza ci sono, eccome».
Un rischio per cittadini e animali domestici
La presenza dei cinghiali non è solo una curiosità da immortalare in un video. Questi animali, se spaventati o messi alle strette, possono reagire in modo imprevedibile. Per chi passeggia con un cane al guinzaglio, o per i bambini che giocano in spazi pubblici, l’incontro può trasformarsi in un pericolo reale.
Il problema non riguarda solo Orbetello. In tutta la Toscana la fauna selvatica si avvicina sempre di più alle zone abitate, creando una convivenza forzata che spesso sfocia in incidenti stradali, danni alle coltivazioni o incontri ravvicinati come quello di Paffetti. Ma qui, nel cuore della laguna, la presenza di un cinghiale che passeggia accanto alle case fa ancora più impressione.
Serve un intervento, prima che sia troppo tardi
Molti residenti ormai lo ripetono con preoccupazione: prima o poi qualcuno si farà male. Per ora ci limitiamo a riprendere video e foto, a commentare sui social e a indignarci. Ma finché non verranno messe in campo soluzioni concrete per contenere il problema, sarà difficile riportare sicurezza e serenità nelle strade di Orbetello.



