ORBETELLO. Ha mantenuto il sorriso sulle labbra, lo stesso con il quale per vent’anni ha rallegrato le giornate di tutto il distaccamento della polizia stradale di Orbetello, fino a quando non ha dovuto arrendersi alla malattia.
Lasciando due comunità, quella della cittadina lagunare e quella composta dai suoi ex collega, senza fiato.
Maurizio Maiuri, sessant’anni, è morto venerdì 8 marzo all’ospedale di Orbetello, dov’era ricoverato a causa dell’aggravarsi della malattia. Lascia la moglie, la figlia, il padre, il fratello, la sorella e i nipoti. Una famiglia che ha amato immensamente, e che lo ha circondato di affetto per ogni giorno della sua vita.
La salma è esposta all’obitorio del San Giovanni di Dio.
Una vita sull’auto della polizia stradale
Maiuri viveva a Orbetello Scalo, proprio vicino alla ex caserma della polizia stradale, dove per vent’anni ha prestato servizio. Assistente capo della polizia di Stato, era benvoluto da tutti, sia tra i colleghi della stradale che tra quelli della questura.
«Era una persona bene – lo ricordano i suoi ex colleghi – era sempre allegro e sorridente ma soprattutto, al lavoro, non si tirava mai indietro. Ha sempre dimostrato lealtà alla divisa che indossava e ha sempre lavorato senza risparmiarsi».
Una decina di anni fa a Maiuri fu diagnosticato un problema di salute che lo costrinse a togliersi la divisa.
«Ma fino ad allora – continuano i suoi ex colleghi – era stato sempre presente a ogni iniziativa. Giocava a calcio, è stato anche nell’Us Orbetello. E con la sua squadra tante volte ha partecipato ai tornei interforze che organizziamo».
Appassionato di calcio e di pesca, tifosissimo dell’Inter e sempre in prima linea per aiutare gli altri.
Era questo Maiuri, agli occhi dei suoi colleghi. «Non ci ha mai fatto mancare il suo appoggio e la sua collaborazione – ricordano – non si è mai tirato indietro, nemmeno di fronte alle difficoltà».
Di lui, resta ora un bellissimo ricordo. I funerali dell’ex poliziotto saranno celebrati lunedì 11 marzo alle 10 alla Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo a Orbetello Scalo.
La famiglia chiede che non vengano portati fiori, ma donazioni all’Airc.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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