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Esentati dal vaccino, ma ancora niente lavoro

Ricorso d’urgenza per alcuni lavoratori esentati dalla vaccinazione ma non accettati sul luogo di lavoro: «Grosseto è il caso più eclatante in Italia»
Pierfrancesco Angelini presenta ricorso d’urgenza per i suoi assistiti esentati dalla vaccinazione

GROSSETO. Gli assistiti dell’avvocato Pierfrancesco Angelini sono sfiancati. «Sto assistendo circa 10 persone – racconta l’avvocato – che lavorano sia nel settore sanitario che in quello privato. Ho presentato per loro ricorsi d’urgenza al giudice del lavoro perché mi auguro in un loro veloce ritorno sul posto di lavoro, dal quale mancano oramai da settimane».

Il problema che si è creato sembra nascere da un cortocircuito. «I miei clienti sono esenti dalla vaccinazione per il Covid-19 – spiega l’avvocato Angelini –  Avevano già un certificato di esenzione che però era stato loro revocato. Ora gli è stata di nuovo ri-concessa l’esenzione da parte di altro personale medico che poteva certificarla (medico di base o vaccinatore)». Il problema per i suoi clienti però permane, in quanto i loro datori di lavoro, nonostante l’esenzione, non sembrano affatto intenzionati a reintegrarli nell’organico.

L’avvocato Pierfrancesco Angelini

I ricorsi sono stati presentati al giudice del lavoro che proprio pochi giorni fa si è espresso sulle richieste presentate dai sanitari che non si sono voluti vaccinare, assistiti dall’avvocato Paolo Serra. Una decina, le ordinanze emesse dal giudice Giuseppe Grosso, che non ha accolto le loro richieste. 

L’avvocato Angelini si augura una pronta soluzione

«Attendo con ansia la data dell’ordinanza – dice Angelini – perché alcuni dei miei clienti non hanno di che vivere, non potendo recarsi al lavoro, non hanno percepito alcun stipendio, è evidente l’effettivo rischio economico al quale sono esposti, e il ricorso chiama al reintegro sul lavoro di persone effettivamente esentate dalla vaccinazione. Se tutto andrà bene valuteremo anche una richiesta danni, oltre al mancato stipendio i miei assistiti stanno vivendo un periodo davvero logorante».

Il caso sembra non coinvolgere solo alcuni abitanti della città di Grosseto e l’avvocato ci tiene a rimanere strettamente sull’argomento: «Procedimenti simili sono sparsi in tutta Italia, Grosseto però è il caso più eclatante. Ma attenzione a non confondere questo ricorso con altri, è molto dissimile da ricorsi recentemente resi evidenti dalle cronache. Io sono stato molto pragmatico, non ho affrontato alcun discorso sull’obbligatorietà del vaccino. Mi sono concentrato sul caso specifico, i miei assistiti risultano esenti e si aspettano di poter tornare a lavoro, senza che il datore non li accetti, come è invece accaduto».

 

 

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