GROSSETO. Sono stati sorpresi alle 2,30 del mattino in via Senese, nella notte tra mercoledì 18 e giovedì 19 maggio, con alcuni borsoni. I carabinieri della compagnia di Grosseto li hanno fermati e controllati proprio mentre stava arrivando anche l’uomo che era stato derubato e che aveva dato l’allarme. In quei borsoni, infatti, c’erano diversi attrezzi da lavoro molto costosi, che l’uomo teneva nella sua auto.
Si pentono davanti al giudice
I carabinieri hanno arrestato i due uomini, uno originario della provincia di Brescia e l’altro della provincia di Milano. Alessandro Tonelli, 40 anni, e Luca Bertuzzi, 37 anni, difesi dagli avvocati Patrizia Pagano e Alessandro Bartolozzi, si sono trovati davanti alla giudice Ludovica Monachesi per la convalida dell’arresto.
Il sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, aveva chiesto i domiciliari. I due uomini hanno risposto alle domande della giudice che ha convalidato l’arresto. In aula, di fronte al vice procuratore onorario Leonardo Brogi, i due uomini hanno chiesto di patteggiare e il processo è stato rinviato. Entrambi hanno chiesto scusa per il brutto gesto che avevano fatto durante la notte.
Operai trasfertisti in un’azienda che sta installando la fibra nella zona artigianale, Tonelli e Bertuzzi hanno spiegato di aver bevuto un po’ troppo mercoledì sera e di aver fatto un grave errore a prendere quei borsoni con gli attrezzi da lavoro che erano nell’auto che l’uomo che ha sporto denuncia utilizza per lavorare.
La giudice ha disposto per loro l’obbligo di firma di carabinieri: non potranno uscire dal residence nel quale sono alloggiati in orario serale, ma potranno andare al lavoro durante la giornata.

45 anni, redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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