«È un'accattona ebrea»: a processo per antisemitismo | MaremmaOggi Skip to content

«È un’accattona ebrea»: a processo per antisemitismo

Il 54enne ha risposto a una email con la quale gli veniva chiesto il pagamento dell’affitto offendendo l’anziana padrona di casa: è accusato di diffamazione aggravata dall’odio razziale
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

SORANO. La prima reazione che ha avuto quando ha ricevuto una lettera, inviata dall’indirizzo di posta elettronica di Confedilizia, con la quale veniva invitato a pagare l’affitto con regolarità, è stata quasi incredibile. «È assodato – ha scritto – che la miserabile accattona ebrea voglia liberarsi di me». Parole che sono arrivate come una fucilata a chi le ha lette: buona parte dell’associazione, alla quale era indirizzata la email e ovviamente, la diretta interessata. Che è ebrea.

Offese antisemite, nel 2021: è questo quello di cui è stato discusso nel corso dell’ultima udienza preliminare celebrata in tribunale dal giudice Sergio Compagnucci.

Diffamazione e odio razziale

La email, datata 1 aprile 2021, sarebbe la prima di una serie di offese antisemite rivolte alla donna, un’anziana di Pitigliano che da tempo vive in provincia di Genova. Assistita dall’avvocata Paola Tamanti, quando ha ricevuto quella lettera, ha deciso di sporgere querela.

Tutto era cominciato quando l’anziana, che due mesi prima aveva affittato un appartamento di proprietà della sua famiglia che si trova a Sorano all’uomo, gli aveva scritto per farsi pagare l’affitto, che già al secondo mese non le era stato accreditato. Alberto D’Ambrosio, 53enne difeso dall’avvocato Davide Ferretti, le aveva risposto con una email carica d’odio razziale. E a quell’email nelle settimane successive, ne sarebbero seguite altre, tutte dello stesso tenore. Lettere nelle quali, rivolgendosi alla donna e sottolineando la sua appartenenza, scriveva che lui non «dava le perle ai porci».

L’anziana aveva deciso di querelarlo e si era presentata ai carabinieri di Chiavari, dove aveva sporto querela. Erano stati poi i carabinieri di Sorano a svolgere le indagini: il fascicolo è poi approdato sulla scrivania del sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, che aveva chiesto il rinvio a giudizio del cinquantatreenne.

L’uomo però, di lasciare l’appartamento nel quale sarebbe rimasto mesi senza pagare l’affitto, non voleva saperne. Alla fine se né andato dopo essere stato sfrattato per morosità. Quando l’anziana è entrata nell’immobile, lo ha trovato devastato: erano state divelte anche le finestre. E anche per questi fatti, l’uomo è stato indagato e sarà processato.

Il giudice per l’udienza preliminare Sergio Compagnucci ha accolto la richiesta: D’Ambrosio dovrà presentarsi il prossimo settembre all’udienza di fronte al collegio presieduto dal giudice Adolfo Di Zenzo. Le accuse nei suoi confronti sono quelle di diffamazione aggravata dalla finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso.

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