GROSSETO. Ci sarebbero due accessi all’ospedale Misericordia di Grosseto agli atti del pm, registrati lo stesso giorno in cui il 63enne, accusato di tentato omicidio aggravato, poco dopo le 20, ha aggredito il padre 97enne strappandogli un occhio dall’orbita.
Un’escalation di follia, quella che avrebbe preceduto il dramma che si è consumato la sera stessa nell’appartamento in via Podgora. Ma per due volte, il sessantatreenne si è allontanato senza aspettare che venisse fatta una valutazione specialistica.
Ora l’uomo, ricoverato in stato confusionale subito dopo l’aggressione, sarà trasferito in carcere. Una scelta, quella del giudice Marco Mezzaluna, presa in accordo con il pm Federico Falco e con l’avvocato dell’uomo, Roberto Cerboni. Ad accoglierlo, sarà un istituto penitenziario che ha un reparto di psichiatria: quello di Sollicciano o quello di Spoleto.
Nudo nell’area di servizio
La brutale aggressione nei confronti del padre 97enne, la rabbia rivolta anche contro i poliziotti delle volanti che per fermarlo hanno dovuto utilizzare lo spray al peperoncino, poi il successivo svenimento e il risveglio, in stato confusionale all’ospedale di Grosseto, dove l’anziano era già stato ricoverato in Rianimazione, sarebbe stato solo l’atto finale di una giornata di follia.
Cominciata prima con un litigio con l’ex moglie, che si è rivolta subito ai carabinieri e proseguita poi con l’intervento della polizia municipale nell’area di servizio in via Aurelia sud, dove il 63enne si era spogliato completamente nudo.
Gli agenti del comando hanno chiesto l’intervento del 118: l’uomo è stato portato all’ospedale. Ma poco dopo, si è allontanato dal pronto soccorso.
Non risponde al giudice: non ricorda nulla
Quello che è successo martedì 27 maggio, dopo che il 63enne aveva preparato la cena all’anziano genitore, non se lo ricorda. Sta meglio, dopo le cure ricevute all’ospedale. Ma quella serata è un buco nero nella sua memoria.
È rimasto senza fiato, quando il giudice gli ha spiegato l’accaduto. Tra padre e figlio infatti, il rapporto sarebbe stato sempre buono: il 63enne, che aveva già in passato manifestato problemi psichici, non aveva però mai avuto atteggiamenti violenti, soprattutto nei confronti dell’anziano padre.

Martedì sera qualcosa, nella sua testa, è andato in mille pezzi, tanto da cavare un occhio al genitore, che, nonostante i problemi di deambulazione, è riuscito a scappare dall’appartamento e chiedere aiuto al vicino.
Il giudice Mezzaluna ha convalidato l’arresto: appena le condizioni di salute del 63enne gli permetteranno di lasciare l’ospedale, sarà trasferito in carcere. Saranno disposte anche alcune perizie: una sulla chiave, indicata dal primo momento come lo strumento utilizzato per cavare l’occhio al 97enne.
I periti della procura dovranno confermare se il 63enne ha utilizzato proprio quell’oggetto sequestrato la sera stessa dagli agenti della scientifica nell’appartamento dell’uomo.
L’anziano operato agli occhi
Buone notizie arrivano invece dal reparto di Rianimazione, dove il 97enne, dopo una notte passata intubato, si è finalmente svegliato. Giovedì 30 maggio, l’anziano è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico agli occhi.
Intervento che è stato fatto all’ospedale Misericordia dall’equipe guidata dal primario Angelo Balestrazzi. Le sue condizioni sono migliorate, dal suo ingresso in ospedale.
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli