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Covid: 2 anni (e 330 morti) dal primo ricovero a Grosseto

Il 4 marzo 2020, all’ospedale di Grosseto, veniva ricoverato il primo paziente affetto da Covid. Il 19 marzo la prima di 330 vittime
Il reparto di malattie infettive Covid dell'ospedale di Grosseto
Il reparto di malattie infettive Covid all’ospedale di Grosseto

GROSSETO. Era un mercoledì, il 4 marzo del 2020, quando il primo paziente affetto da Covid 19, un uomo di 74 anni, di Grosseto, venne ricoverato all’ospedale Misericordia.

Fu l’inizio di un incubo che ancora continua, anche se i drammatici venti di guerra che soffiano sull’Europa hanno allentato l’attenzione sulla pandemia ancora in corso e che ancora fa paura. 

Quel paziente “0” della Maremma era atteso da giorni, data l’escalation di contagi partita dal Nord Italia, da Codogno, e rapidamente diffusa su tutto il territorio nazionale.

Il 19 marzo, la prima vittima

Il 19 marzo è l’altra data che rimarrà scolpita nella memoria di chi ha vissuto da protagonista o da “spettatore” questi drammatici due anni.  Quel giorno ci fu la prima vittima: si chiamava Onorio Ore, aveva 86 anni e viveva a Scansano con la moglie Anna, anche lei contagiata. Onorio morì in terapia intensiva dove era stato ricoverato da appena una settimana.

Da quel giorno il Covid ha colpito altre 295 volte in ospedale, ma i morti in totale dei residenti in provincia di Grosseto sono 329. Tante sono le persone che hanno pagato il prezzo più caro, decedute a causa di questo virus subdolo, molte di loro anziane, con altre patologie, come spesso scriviamo negli articoli con il resoconto quotidiano dei contagi, dei tamponi, dei guariti e purtroppo dei morti. 

I numeri

I numeri sono freddi e dietro ognuno di essi ci sono nomi, volti, storie, paure, solitudine, perché nelle fasi acute della pandemia (nella primavera del 2020, tra novembre 2021 e marzo 2021, di nuovo a novembre 2021), gli ospedali, le Rsa, le strutture sanitarie in genere, erano off limits per i parenti o erano consentite solo brevi visite. 

Storie, nomi, volti, che abbiamo raccontato sui giornali affinché non fossero solo dei numeri. Poi ci sono i medici, gli infermieri, il personale di assistenza, i volontari, il personale amministrativo della Asl che ha seguito le fasi organizzative, il personale delle centrali di tracciamento.

Ma per dare un’idea di cosa abbia rappresentato la pandemia, ci vogliono i numeri di questi ultimi due anni, dal 4 marzo 2020 al 4 marzo 2022.

Eccoli:

  • 330 morti, dei quali 296 in ospedale
  • 1.705 ricoverati nell’area Covid del Misericordia (pneumologia, area medica, malattie infettive e terapia intensiva)
  • 1.670 persone dimesse
  • 41.481 i contagiati secondo i dati della Regione Toscana e dell’Ars  (il numero indica i tamponi positivi, comprensivo delle persone che hanno sviluppato l’infezione)
  • oltre 7.000 persone che si sono ammalate di coronavirus 
  • 509.140 vaccini inoculati (prima, seconda e terza dose) dal 30 dicembre 2020, quando è partita la campagna per gli anziani dalla Rsa di Piloni, nel comune di Roccastrada, a oggi, 4 marzo 2022, secondo il report della Asl.

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