Dopo più di un mese gli apolidi entrano in tribunale | MaremmaOggi Skip to content

Dopo più di un mese gli apolidi entrano in tribunale

Scortati dai carabinieri sono entrati nel palazzo di giustizia per consegnare alcuni “atti” alla cancelleria. Tanti i disagi creati nella zona, fra tamponamenti e litigi con chi non la pensa come loro. L’origine delle loro teorie
Gli apolidi davanti al tribunale di Grosseto
Gli apolidi davanti al tribunale di Grosseto con i militari

GROSSETO. Magliette rosse, scotch giallo sulla bocca, telefoni in mano pronti a riprendere e tante leggi citate: il presidio degli apolidi possiamo descriverlo anche così. E oggi, lunedì 10 giugno, con la scusa di depositare un atto in cancelleria, sono riusciti ad entrare in tribunale, creando un po’ di scompiglio.

A fermarli, insomma, non è bastata la presenza dei militari dell’Esercito che da qualche giorno sono davanti al palazzo di giustizia proprio per evitare disordini. Sono dovuti intervenire anche i carabinieri che li hanno scortati dentro al tribunale. 

Il presidio degli apolidi sta andando avanti da 73 giorni: dopo essere stati sgomberati dal parcheggio della questura, si sono piazzati di fronte al palazzo di giustizia. E la loro presenza in piazza Albegna sta causando non pochi disagi, tra cui anche diversi tamponamenti fra auto, visto che con loro lì presenti i conducenti si distraggono per leggere i loro cartelli o le loro scritte sulle magliette.

Dopo mesi di presenza del gruppetto, passato da una ventina dei primi giorni di protesta ai cinque o sei di oggi, siamo andati a cercare le origini delle teorie degli apolidi, che si rifanno alla One people’s public trust 1776, Oppt. Un’organizzazione che afferma di aver liberato l’umanità dal debito. Facendo cadere governi e corporazioni con trucchetti legali. E che ha convinto i suoi adepti che possono accedere a un fondo creato alla loro nascita attraverso il certificato di nascita, che secondo loro sarebbe un titolo di Stato.

One people’s public trust e il “legalese correggiuto”

L’associazione usa metodi molto simili a quelli delle sette, partendo dall’esclusione di chi ha un dubbio sulle teorie proclamate dal gruppo, per poi isolarlo e buttarlo fuori. Oppt e gruppi affini sostengono che esista un fondo pubblico a cui accedere attraverso la legge per estinguere i debiti del soggetto. Ma non funziona proprio così, tanto che che l’avvocatessa che ha creato il movimento, Heather Ann Tucci-Jarraf, è stata condannata e arrestata per frode bancaria nel 2018.

Le teorie di Oppt e gruppi derivati si basano su convinzioni surreali: sostanzialmente lo Stato non è uno Stato, ma una società per azioni. Quindi il certificato di nascita sarebbe solo e soltanto un qualcosa che fa diventare il bambino un titolo di stato, con cui l’ente può richiedere prestiti. Dunque a questo punto, con alcune azioni legali non ben specificate, chiunque può accedere ai fondi segreti creati alla propria nascita.

Gli apolidi davanti al tribunale
Gli apolidi davanti al tribunale

Naturalmente questo non è vero e chi intraprende questa strada rischia di andare a processo e anche l’arresto, perché è una frode ed evasione fiscale. Spesso gli Oppt 1776 si basano su leggi statali e fiscali, ma interpretando le parole a proprio piacimento.

La stessa Fusco accusa i giornalisti di “furto d’immagine” quando fanno foto o li riprendono. Secondo lei dovrebbero essere puniti dall’articolo 28 della Costituzione italiana. Articolo che recita: «I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici». Insomma reinterpretando a proprio piacimento un artico della Carta Costituente.

Teorie a cui la Fusco ha fatto diversi occhiolini in molti dei suoi video, infatti già dal 2021 la donna esprimeva concetti molto affini a questi su alcuni canali YouTube. Come si legge nelle inchieste di Butac.

Per chi volesse approfondire queste tematiche basta andare su Butac, dove Maicolangel Butac ha scritto molte inchieste su queste teorie.

Gli apolidi dentro il tribunale di Grosseto

Gli apolidi davanti al tribunale cercano di attirare l’attenzione dei passanti per farsi sostenere: scotch giallo sulle labbra e cartelli, maglie rosse con scritte e telefoni in mano, nel caso in cui arrivi l’ennesimo complotto da filmare e mettere su YouTube

In un video dicono però che: «Non ci interessa più l’accompagnamento dei cittadini del territorio, ormai possiamo portare avanti questa situazione da soli». 

In tribunale sono entrati due gruppi composti da 3 apolidi, prima uno e dopo l’altro, per depositare un atto in cancelleria. Atto che è scritto a mano, come si vede dai video su YouTube della Fusco. Ma poi sono iniziate le discussioni e le polemiche con il personale del palazzo di giustizia che loro dicono di non riconoscere. Il che ha fatto arrivare i carabinieri che li hanno accompagnati fuori dopo la deposizione dei documenti portati nel tribunale.

LEGGI ANCHE:

Apolidi costretti ad andarsene dopo 5 settimane 

È apolide, non le prendono la denuncia, fa un sit in davanti alla questura

Auto senza targhe e tendone, il presidio degli apolidi va avanti

«Mi difendo da solo»: apolide denunciato durante l’udienza

Uno stato estero in centro a Follonica

Mette sull’auto la targa “Apolide”: a processo

Mette sull’auto la targa “apolide”: per il giudice può essere processata

“Vietato entrare ai vaccinati”: il cartello in un negozio

 

Autore

  • Marina Caserta

    Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Inserisci il tuo indirizzo email e ti invieremo un link per cambiare la tua password.

Powered by Estatik