FOLLONICA. Dopo 44 anni, il Partito Democratico di Follonica cambia sede: da via Portogallo, dietro il quartiere di Senzuno, si sposterà in una zona più centrale. Di per sé, questa, non sarebbe una notizia se non fosse che l’inaugurazione di quella vecchia sede, avvenuta nel 1980 mentre era sindaco Massimo Corti, ebbe un ospite d’onore del calibro di Alfredo Reichlin.
Un nome e una figura di spicco nel panorama politico italiano a partire dal dopoguerra fino al 1992; partigiano, politico ed economista militante nel Pci (poi Pds e Pd), membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana e stretto collaboratore di Enrico Berlinguer. Questa presenza fu un vero onore per Follonica e per chi militava nell’allora sinistra italiana.
Le scelte sulla città prese in quelle stanze
La presenza di Reichlin segnò certamente un momento storico per l’allora Pci follonichese. Ma l’importanza di quella sede, è determinata anche dal fatto che in quelle stanze è stato deciso ciò che Follonica è oggi.
Dal 1946 il centrosinistra ha infatti governato ininterrottamente e quindi anche in via Portogallo si sono prese le decisioni degli ultimi quarant’anni; si sono preparate campagne elettorali e fatte assemblee, si sono rotte e ricreate alleanze, si sono discusse opinioni e trovate idee, mentre sono state centinaia le persone che hanno animato corridoi, uffici e sale riunioni.
Erano tempi in cui la politica era partecipata e le sedi dei partiti frequentate da iscritti di tutte le età. Addirittura, il Pci aveva più di una sede: la prima era in via Trieste, ma poi ne nacque una in via Cassarello, una nel quartiere del Capannino e una in Zona Nuova.
A dirlo ora sembra impossibile, eppure fino a qualche decina di anni fa la politica era sentita, vissuta come un dovere in qualunque schieramento ci si riconoscesse. Ed infatti c’erano anche le sedi del partito socialista in via Marconi, del Partito Repubblicano in via Manzoni, della Democrazia Cristiana in via Buozzi.
Altri tempi, niente Internet, e la fiducia nel potere della parola. Chissà se una posizione più centrale e accessibile non favorisca il riavvicinamento dei cittadini alla partecipazione delle scelte politiche.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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