Documenti per lavoratori stranieri, chiusa la fabbrica dei permessi falsi - IL VIDEO | MaremmaOggi Skip to content

Documenti per lavoratori stranieri, chiusa la fabbrica dei permessi falsi – IL VIDEO

Avevano allestito un “Caf abusivo” e una centrale del lavoro per presentare migliaia di domande d’ingresso durante i click day utilizzando documentazione falsa: cinque ai domiciliari

GROSSETO. Documenti e timbri falsi di amministrazioni comunali e professionisti e una rete per gestire la richiesta di regolarizzazione dei lavoratori migranti che avrebbe prodotto migliaia di domande d’ingresso. 

Sono alcuni dei risultati dell’indagine “Click day” che mercoledì 4 giugno ha portato agli arresti domiciliari cinque persone, tutte originarie del napoletano, che vivono nelle province di Grosseto e di Napoli

Favorivano l’immigrazione clandestina

Il blitz dei carabinieri del comando provinciale di Livorno, con la collaborazione del nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro e dai militari di Grosseto e Napoli è scattato all’alba di mercoledì 4 giugno quando è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Livorno nei confronti di 5 persone.

I carabinieri durante l’indagine

Accusate, a vario titolo, di concorso aggravato in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sostituzione di persona e falsità materiale commessa da privato.

Un anno di indagini e intercettazioni

Ordinanza, quella emessa dal tribunale di Livorno che arriva al termine di una delicata indagine cominciata a giugno dell’anno scorso e che ha previsto l’utilizzo di intercettazioni telefoniche e analisi telematica, avviata a seguito della segnalazione della Prefettura di Livorno per le insolite modalità di accesso al portale e per l’inconsueto numero di istanze di regolarizzazione di lavoratori stagionali extracomunitari apparentemente riferibili a note ditte del territorio.

I carabinieri di Livorno

I militari hanno accertato come gli indagati avessero allestito un “caf abusivo” ed una “centrale del lavoro”, specializzandosi nella predisposizione di migliaia di domande di ingresso in Italia di presunti lavoratori extracomunitari, producendo documentazione falsificata riconducibile ad ignari legali rappresentanti di centinaia di aziende (24 quelle della provincia labronica interessate).

Documenti falsificati per partecipare al click day

Nel corso di una perquisizione eseguita nel novembre 2024, in concomitanza del periodo di un “click day”, i carabinieri hanno trovato e sequestrato, decine di devices (tra i quali pc, dispositivi di archiviazione digitale e smartphone), timbri clonati di amministrazioni comunali e professionisti, centinaia di documenti di identità falsificati e digitalizzati, nonché voluminosa documentazione cartacea e digitale artefatta, impedendo la presentazione agli Uffici Territoriali del Governo di tutta Italia di decine di migliaia di false richieste di assunzione,

 

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