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«Do fuoco alla casa con i figli dentro»

Ha minacciato di appiccare le fiamme all’appartamento dopo una lite con la moglie: dipendente dell’Asl resta in carcere
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

ORBETELLO. La sera del 13 luglio, è stato arrestato dai carabinieri di Orbetello dopo aver minacciato la moglie con un coltello nel ristorante dove lavora la donna. Ora, dopo che il giudice Sergio Compagnucci ha convalidato l’arresto, il 58enne resta in carcere

Due anni di inferno

Sono stati due anni d’inferno quelli passati dalla moglie dell’uomo, madre di tre figli, insieme al marito. Lui, un dipendente dell’Asl che lavora nella cittadina lagunare, da mesi ormai aveva cominciato a vessare la moglie. Nell’ultima settimana, la situazione è precipitata, tanto che la donna, lunedì 13 luglio, è stata costretta a chiedere l’intervento dei carabinieri. È stato davanti a loro che ha continuato a minacciare la moglie: «Arrestatemi, o ammazzo tutti». Poco prima, aveva detto alla donna che se non gli avesse parlato, sarebbe andato a casa dove c’erano i loro tre figli, e avrebbe appiccato le fiamme all’appartamento.

L’uomo, è stato interrogato dal giudice Sergio Compagnucci, che ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere. Difeso dall’avvocato Roberto Baccheschi, ha voluto rispondere alle domande del magistrato, spiegando che la sera di mercoledì 13 luglio, quando si è presentato al ristorante dove lavora la moglie e ha dato in escandescenze, aveva discusso con la donna a causa di un mazzo di chiavi che aveva trovato fuori posto. «Ma non è vero che l’ho maltrattata, umiliata e vessata – ha detto al giudice – Sto passando un periodo difficile, sono in cura perché sono stressato. Ma non l’ho mai maltrattata di fronte a nostro figlio minorenne». 

Con il coltello nel ristorante

Due giorni prima dell’arresto del dipendente dell’Asl, la donna aveva chiesto aiuto a due colleghi di lavoro perché il marito stava spaccando tutto quello che c’era nel loro appartamento. Dopo quell’episodio, lui era andato via dall’abitazione dove vive con la donna e con il figlio tredicenne. Due giorni dopo però, voleva chiarire con lei la situazione. 

I rapporti tra marito e moglie si erano guastati da un po’ di tempo ed erano peggiorati quando l’uomo aveva costretto sua moglie a portare l’anziana madre in un ospizio. Aveva cominciato a bere e aveva manifestato spesso e volentieri rabbia e aggressività nei confronti della donna. Così come era successo due sere prima del suo arresto

L'avvocato Roberto Baccheschi
L’avvocato Roberto Baccheschi

La sera dell’arresto l’uomo aveva telefonato alla moglie invitandola a uscire per parlare ma lei era al lavoro. Aveva così chiamato il collega della donna, e si erano parlati al telefono, in vivavoce. Lui era già davanti al ristorante e quando ha visto che erano arrivati i carabinieri, ha dato di nuovo in escandescenze. «Arrestatemi oppure stasera quando esco ammazzo tutti», aveva detto davanti ai militari. 

La donna a quel punto si è nascosta in una stanza del ristorante, mentre il 58enne, incurante della presenza dei carabinieri, con un coltello in mano, aveva continuato a minacciarla. Coltello che, ha spiegato la donna, aveva certamente comprato tra l’11 e il 13 luglio: gli altri due di cui era in possesso, gli aveva gettati lei per paura che li utilizzasse per ferirla. 

Indagato per maltrattamenti e porto abusivo di arma da taglio, l’uomo ora resterà in carcere, su disposizione del giudice. «Versa in una condizione di pericolosa variabilità umorale – scrive il giudice Compagnucci – che lo rende probabilmente incapace di autocontrollarsi e dunque per questo è socialmente pericoloso». 

 

 

 

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