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Disturbi alimentari, una casa per chi soffre

La struttura di Casa Mora ha già accolto alcune pazienti: tanti percorsi seguiti da un’equipe di professionisti
La struttura a Casa Mora (Castiglione della Pescaia) www.maremmaoggi.net
La struttura a Casa Mora

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Il centro per i disturbi alimentari a Casa Mora a Castiglione della Pescaia, già inaugurato alla fine dei lavori della struttura lo scorso luglio, da inizio dicembre è diventato operativo, con l’attività diurna in semi residenza.

Per l’occasione, si è tenuta una nuova “inaugurazione” alla presenza del direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D’Urso, del direttore di zona Fabrizio Boldrini, della sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi, dell’assessora alle politiche sociali Sandra Mucciarini, dei professionisti Asl che si occupano del centro e dei rappresentanti dell’amministrazione comunale.

La prima struttura in Toscana

Il centro per le cure dei disturbi alimentari, rappresenta il punto di riferimento per la cura di patologie legate all’alimentazione non solo per l’intera Asl Toscana sud est: è infatti la prima residenza pubblica di tutta la Regione Toscana, dal momento che le altre strutture attualmente disponibili, sempre sul territorio regionale, sono private accreditate.

«Con l’avvio ufficiale delle attività del centro di Casa Mora diamo una risposta concreta, attuale e di vicinanza ai bisogni di salute nell’ambito dei disturbi alimentari che finora nessuna struttura pubblica era in grado di soddisfare pienamente – ha detto D’Urso – Il nuovo centro nasce con l’obiettivo di completare i quattro livelli di assistenza previsti per il loro trattamento, secondo le linee guida nazionali e internazionali: ambulatoriale, semiresidenziale o day-hospital, residenziale, ricovero in reparto ospedaliero. Una struttura unica in Toscana e all’avanguardia, destinata a diventare un importante punto di riferimento territoriale al livello regionale o oltre, per la cura di queste patologie».

«Grazie a questo nuovo servizio tanti ragazzi e le loro famiglie non saranno più costretti a spostarsi lontano da casa», ha aggiunto ancora il direttore D’Urso, sostenendo spese non sempre accessibili, per trovare le cure adeguate.

Soddisfatta la sindaca Elena Nappi: «Oggi finalmente possiamo vedere operativa una struttura d’eccellenza, che siamo sicuri diventerà un punto di riferimento per malattie come i disturbi alimentari non solo per il nostro territorio».

Cinque ragazze affidate agli specialisti

Nella nuova struttura castiglionese è stata trasferita l’attività che finora veniva svolta al centro il Mandorlo all’interno dell’ospedale Misericordia, e al momento sono affidate alle cure del team dedicato di professionisti 5 ragazze, dai 13 ai 17 anni. Il servizio diurno può prendere in carico fino a 10 pazienti e 20 per la formula della residenza, a partire dai 13 anni fino ai 30.

La semi residenza è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, mentre la residenza sarà attiva su 24 ore, tutti i giorni. Per accedere al servizio, i pazienti devono aver prima effettuato una valutazione e un percorso ambulatoriale presso il centro disturbi alimentari. Quando entrerà in funzione anche la residenza sarà possibile accogliere pazienti fuori Asl, provenienti da altre province della Toscana o altre regioni.

In considerazione della complessità e della varietà dello spettro dei disturbi alimentari e a garanzia di un livello elevato di qualità dell’assistenza, le pazienti sono seguite da una equipe multi-professionale e multi-disciplinare, costituita appunto dall’insieme di tutte le figure professionali necessarie per la presa in carico a 360 gradi. Il personale che attualmente lavora per la semi residenza, 10 professionisti più altri in base alle esigenze del caso, è tutto dipendente Asl: due infermieri, due educatori professionali, una dietista, tre psicologhe, un medico psichiatra, un medico nutrizionista, neuropsichiatri infantili (a richiesta di consulenza). Quindi le professionalità sono dedicate sia all’aspetto clinico-terapeutico che a quello più prettamente assistenziale e riabilitativo. Oltre a loro sono presenti anche volontari per le attività ricreative.

L’offerta dei percorsi assistenziali della semiresidenza è ampia e prevede numerosi servizi di tipo terapeutico e riabilitativo indirizzati al paziente singolo o in forma aggregata, tra cui psicoterapia individuale, familiare e di gruppo, gruppi psicoeducativi e nutrizionali, attività riabilitative su temi collegati alla malattia, controlli nutrizionali, pasti assistiti, ma anche attività ricreative, motorie e di rilassamento.

La struttura finale è il risultato di un importante intervento di ristrutturazione di un patrimonio edilizio di pregio con un ampio terreno a disposizione per attività motorie e attività di orto cultura a fini riabilitativi. I lavori per la realizzazione, frutto di un accordo tra Asl Toscana sud est, Regione Toscana e Comune di Castiglione della Pescaia, sono iniziati nel 2016 e terminati a ottobre 2020. L’investimento economico è stato pari a 2 milioni e 600 mila euro per quanto riguarda i lavori e le spese tecniche, 250 mila euro per gli arredi, mentre 900 mila euro sono serviti all’acquisto dei terreni e dei fabbricati.

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