FOLLONICA. Nella notte appena trascorsa, quella tra martedì 29 e mercoledì 30 aprile, un altro atto di vandalismo, questa volta di matrice politica, è stato perpetrato ai danni della sede di Rifondazione che si trova al centro commerciale della 167 ovest.
Ciompi: «Non abbassiamo la guardia»
Una svastica, seguita da scritte offensive ed altri disegni di dubbio gusto, è stata infatti disegnata sul vetro della sede del partito. Sul fatto abbiamo sentito Francesco Ciompi, esponente in consiglio comunale di “Follonica a Sinistra”.
Consigliere Ciompi, il fatto accaduto nella scorsa notte riporta indietro nel tempo perché una cosa simile era già avvenuta qualche anno fa. In più si colloca vicino agli altri episodi che hanno interessato la città; cosa sta succedendo a Follonica secondo lei?
«A Follonica sta succedendo qualcosa di grave e inaccettabile. Non possiamo più parlare di episodi isolati: c’è un clima sempre più pesante, fatto di intimidazioni, vandalismi, aggressioni simboliche. La città è cambiata, sì, ma in peggio, e si fa finta di non vedere. Serve il coraggio di ammettere che c’è un problema serio di ordine pubblico e culturale, e che la risposta delle istituzioni è stata finora troppo debole. Non è un caso che questi atti si siano intensificati proprio intorno al 25 aprile: è evidente la volontà di colpire simboli democratici e antifascisti.».

Avete già in mente qualcosa o è un discorso in divenire?
«Intanto denunceremo formalmente ai Carabinieri, come è doveroso. Ma non basta più limitarsi alle denunce: serve una risposta politica chiara. La misura è colma. Gli episodi si susseguono — giochi distrutti all’asilo, svastiche e scritte sulla bacheca del Centro Antiviolenza, sedi politiche colpite e la targa in memoria di Peppino Impastato e Felicia Bartolotta gettata in un fosso — e non sono semplici bravate. Sono atti deliberati, con un messaggio preciso: creare paura, intimidire, colpire chi lavora nel sociale e nella politica. Il fatto che molti di questi episodi si siano verificati in prossimità del 25 aprile rende tutto ancora più grave e significativo. Se non si reagisce con fermezza ora, si legittima il prossimo gesto. La città deve svegliarsi».
La ricetta: finalità condivise con l’amministrazione
Quali azioni pensa che dovrebbero essere adottate per far rientrare questo clima di intolleranza e di malessere che ci sono dietro a questi fatti?
«Il tempo delle analisi infinite è finito. Serve una mobilitazione concreta. L’Amministrazione Comunale deve uscire dall’ambiguità e prendere una posizione netta, senza tentennamenti, senza cercare di minimizzare. Serve un patto civico vero tra tutte le forze sociali e politiche, altrimenti resteremo ostaggi di una microcriminalità che approfitta del silenzio e della disattenzione. La tolleranza verso questi gesti è finita: chi sbaglia deve pagare, e la città deve tornare ad essere un luogo sicuro, rispettoso e civile».
La solidarietà dell’amministrazione
Nel frattempo il primo messaggio di solidarietà arriva da Agostino Ottaviani che su la sua pagina Facebook ha scritto: « Esprimo a nome mio e del partito che rappresento, piena solidarietà agli amici/avversari di rifondazione per il vile gesto compiuto ai danni della loro sede, sicuramente attuato da persone incivili e dementi che non ha niente a che vedere con la politica ,come successe a noi negli anni passati alla nostra sede».
Messaggio al quale si aggiunge quello del sindaco di Follonica, Matteo Buoncristiani. «Solidarietà a Rifondazione comunista e a Follonica a Sinistra per gli atti vandalici registrati alla sede in queste ore – dice il primo cittadino – Un attacco alla democrazia, alla libertà di pensiero e anche all’impegno politico per la comunità profuso da tanti follonichesi. Piuttosto che spendere tempo nel danneggiare porte e vetrate sarebbe utile darsi da fare per la propria città e portare qualcosa di buono e concreto. Creare invece di distruggere».
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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