GROSSETO. A Grosseto, rispetto al resto della Toscana, i dipendenti guadagnano meno. E non poco. Lo dice lo studio della Cgia di Mestre che ha messo a confronto gli stipendi degli italiani sulla base di dati Inps 2021. Scorrendo la classifica, i lavoratori fortunati sono quelli che hanno un impiego a Milano, dove un dipendente guadagna in media 31.202 euro all’anno.
La prima città della Toscana che si incontra è Firenze, con 22.568 euro di reddito medio, seguita da Siena e Pisa, rispettivamente con 21.518 e 21.435. Ci sono poi Lucca con 20.651 euro, Massa-Carrara con 19.486, Pistoia con 19.220, Livorno 19.050 e Prato, con Prato 17.950. La città laniera, sebbene non spicchi nella classifica, si attesta al 61° posto. Grosseto invece, è 83esima su 103 province.
Dipendenti grossetani sottopagati
Grosseto quindi, tra le province toscane è ultima, all’83esimo posto di 103, con un guadagno medio di 15.816 euro lordi annui, ovvero oltre 6.500 euro in meno rispetto alla media nazionale.
Rispetto a Firenze, dove la retribuzione lorda è di 21.518 euro, a Grosseto, che pure si trova nella stessa regione, i dipendenti prendono 5.702 euro lorde l’anno in meno, circa il 36 per cento in meno.
I motivi del divario di stipendi
Secondo la Cgia di Mestre che ha pubblicato l’indagine, queste differenze salariali sono da ricondurre a una serie di motivi, tra i quali spicca la mancanza di multinazionali, di utilities e imprese medio-grandi, che non sono presenti sul nostro territorio.
Sono queste infatti, le grandi società finanziarie, assicurative, bancarie a riconoscere ai propri dipendenti stipendi molto più elevati della media. Società che per la maggior parte si trovano nel nord Italia.
A Grosseto, a far abbassare la media degli stipendi, sarebbe anche il ricorso al lavoro stagionale, utilizzato in agricoltura e nel turismo, soprattutto.
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Redattrice di MaremmaOggi.
Per gli amici, è quella che scrive per mestiere di cronaca nera ma che ti chiede consigli su scarpe, borse e creme. Per i lettori di MaremmaOggi, è Francesca Gori, la redattrice che si tuffa a capofitto nelle storie più buie, senza mai perdere l'umorismo (nero, ovviamente).
Cresciuta a pane e romanzi noir, con una predilezione per i misteri irrisolti e le atmosfere alla Tim Burton, non ha mai superato la sua cotta adolescenziale per Mercoledì Addams.
Quando non è al lavoro a inseguire un’ultima notizia, la trovi con le cuffie nelle orecchie ad ascoltare musica a tutto volume. Ma il suo vero rifugio è il blu profondo del mare. Sott'acqua, dove il silenzio rompe finalmente il frastuono della vita frenetica e trova la pace.
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