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Diabete, i dati dei sensori nel fascicolo sanitario

La Toscana è la prima in Italia e in Europa a lanciare la novità. I dati sul livello di concentrazione di glucosio nel sangue saranno più facilmente consultabili dai medici di medicina generale e dagli specialisti: ecco come funziona
Un sensore per il diabete

GROSSETO. La Toscana fa un ulteriore passo in avanti sul versante della telemedicina e dei servizi digitali.
I dati sul livello di concentrazione di glucosio nel sangue rilevati dai sensori comunemente utilizzati dalle persone diabetiche, saranno d’ora in poi disponibili direttamente anche all’interno del fascicolo sanitario elettronico (non solo nelle app e nei sistemi forniti dalle aziende che producono dispositivi) e dunque facilmente accessibili ai medici delle strutture diabetologiche o ai medici di medicina generale che hanno in cura quei pazienti. Un’esperienza innovativa unica nell’ambito della sanità pubblica che è anche una semplificazione, sia per la salute dei pazienti sia per il lavoro di diagnosi e cura che spetta ai medici.

Valori controllati costantemente

L’automonitoraggio è una prassi consolidata nei pazienti diabetici che, per la natura della patologia, necessitano di controllare costantemente i valori di concentrazione di glucosio nel sangue. In Toscana sono oltre 12.000 dotati di sensore con tecnologia flash. Molti sono anche nella nostra provincia.

La possibilità di avere però registrata, all’interno del fascicolo sanitario elettronico, la propria storia clinica rappresenta un’importante evoluzione nel percorso di cura, in quanto consentirà di avere una fotografia della propria salute con una disponibilità di dati immediata a disposizione dei professionisti.
 Questi ultimi, grazie all’accesso diretto al fascicolo sanitario elettronico o all’integrazione nelle cartelle cliniche elettroniche avranno a disposizione la storia del paziente che li aiuterà nell’individuazione del percorso di cura più appropriato.

Non solo: la sincronizzazione in tempo reale dei dati semplificherà anche il dialogo tra il medico di medicina generale e medici specialisti, favorendo diagnosi e la definizione di piani terapeutici personalizzati.
 
La Toscana è la prima in Italia e in Europa a mettere a punto questa integrazione diretta di dati e ad utilizzare per il telemonitoraggio domiciliare il fascicolo sanitario elettronico di cui tutti i cittadini sono dotati, in netto anticipo peraltro rispetto al progetto nazionale Pnrr che scadrà a dicembre 2025.
 

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