«Devo vedere come farti a pezzi»: prende a sprangate la moglie | MaremmaOggi Skip to content

«Devo vedere come farti a pezzi»: prende a sprangate la moglie

Per cinque anni la donna ha subito botte e minacce: durante l’ultima lite lui le aveva tagliato i vestiti che indossava
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

GROSSETO. Ha preso a sprangate la compagna, l’ha colpita anche con il manico di una scopa. Ha reso la sua vita un inferno per anni, dal 2018 a oggi, da quando i due sono andati a convivere. Un incubo che è stato interrotto pochi giorni fa grazie all’intervento dei carabinieri, chiamati perché nell’abitazione dei due era scoppiata l’ennesima lite. 

Non potrà avvicinarsi alla donna

Quando i carabinieri sono arrivati nell’abitazione della coppia, la donna non ce l’ha fatta più e ha raccontato i soprusi subiti per anni. Soprusi scatenati dalla folle gelosia dell’uomo, che le controllava anche il telefono e che la sera che i militari sono arrivati  nell’appartamento, aveva tagliato i vestiti indossati dalla sua compagna. Il sostituto procuratore Carmine Nuzzo ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci la misura del divieto di avvicinamento. Misura che è stata notificata al quarantaseienne che ora non potrà nemmeno frequentare i luoghi frequentati dalla sua compagna. 

Lei non lo aveva denunciato prima. L’uomo, che farebbe uso di alcol e droghe saltuariamente, avrebbe anche qualche disturbo della personalità. Seguito dal Ser.d, le litigate tra i due spesso erano diventate furibonde. In un’occasione l’aveva colpita con uno schiaffo a un orecchio, provocandole una ipoacusia, un’altra volta invece l’aveva colpita alla testa con il manico di una scopa. Era finita all’ospedale, dove le erano stati messi dei punti di sutura: lei aveva però detto di essere caduta in casa, per non far passare dei guai al suo compagno. 

Le botte erano spesso accompagnate da minacce: «Ti ammazzo – le diceva – devo vedere come devo farti a pezzi. Fai schifo, sei una scrofa. Era meglio se morivi tu invece che tuo fratello». Minacce che erano state sentite anche da un’amica della donna, alla quale aveva telefonato per chiedere aiuto. Ora l’incubo è finito. L’uomo, difeso dall’avvocato Aldo Tisi, sarà presto interrogato. Dovrà lasciare la casa familiare e non potrà né avvicinarsi né parlare con la donna. 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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