Devasta la camera dell'ospedale, da oggi è in carcere | MaremmaOggi Skip to content

Devasta la camera dell’ospedale, da oggi è in carcere

Arrestato una prima volta dopo essere uscito da casa nudo e dopo essersi scagliato contro i carabinieri, il quarantenne ha risposto alle domande del giudice
Il tribunale di Grosseto @maremmaoggi
Il tribunale di Grosseto

GROSSETO. La scorsa settimana aveva devastato la camera del reparto di Psichiatria dove era stato ricoverato dopo l’arresto. E aveva anche ferito un agente della polizia penitenziaria che era intervenuto per fermarlo

Dopo quell’episodio, l’uomo è  stato di nuovo arrestato, con l’accusa di danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Era stato trasferito in Psichiatria dal carcere di Sollicciano e da qualche giorno era piantonato in ospedale. 

«Non stavo bene, mi dispiace»

Affetto da patologia psichiatrica, il quarantenne era stato arrestato una prima volta il 6 maggio, dopo che i carabinieri lo avevano fermato a Porto Santo Stefano. Era uscito dalla sua abitazione nudo, era entrato in un bar, poi si era scagliato contro l’auto di servizio dei carabinieri intervenuti per fermarlo e ne aveva feriti due

Dal reparto di psichiatria di Sollicciano, l’uomo era stato poi trasferito al Misericordia, perché più vicino a casa. Ma il 28 maggio, la sua situazione è precipitata: il quarantenne ha devastato la sua camera d’ospedale strappando via anche i tubi dell’ossigeno, tanto che al Misericordia, oltre al personale sanitario, agli agenti della penitenziaria e ai poliziotti della questura, erano dovuti intervenire i vigili del fuoco per mettere in sicurezza la stanza. 

Il quarantenne è stato quindi sottoposto a Tso e ricoverato di nuovo. Dopo le opportune terapie farmacologiche, lunedì 6 giugno è stato portato in tribunale, di fronte al giudice Sergio Compagnucci, per l’udienza di convalida dell’arresto. Difeso dall’avvocato Stelio Pugi, il quarantenne di Porto Santo Stefano ha risposto alle domande del giudice. «Non mi sentivo bene, per questo ho reagito in quel modo. Mi dispiace». 

L’arresto è stato quindi convalidato e il giudice ha disposto, viste le condizioni di salute del quarantenne, il suo trasferimento in carcere, sotto osservazione psichiatrica. Contemporaneamente alla convalida dell’arresto, è stato conferito anche l’incarico allo psichiatra Paolo Iazzetta, che ha preso 25 giorni di tempo per depositare la perizia psichiatrica con la quale dovrà essere stabilito se l’uomo era capace di intendere e volere quando sono avvenuti i due episodi. Quando cioè è uscito dalla sua abitazione nudo per scagliarsi poi contro i carabinieri e quando ha devastato la sua camera dell’ospedale. 

Un tempo, quello nel quale l’uomo resterà rinchiuso in carcere, che servirà per trovare una comunità adeguata, nella quale potrà curarsi. 

 

 

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