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Dall’Ombrone al Mali, il volo di Mina

La femmina di falco pescatore, nata in uno dei nidi del Parco della Maremma nel 2023, è stata segnalata qualche giorno fa vicino a Houndou Bongo, sul fiume Niger, dopo aver attraversato il deserto del Sahara
Il falco pescatore ( foto di Giuseppe Anselmi) e a destra il percorso fino al Mali

ALBERESE. Dall’Ombrone al fiume Niger in Mali, 3200 Km in linea d’aria: questo il tragitto che ha seguito Mina, la femmina di falco pescatore, nata in uno dei nidi del Parco della Maremma nel 2023, segnalata qualche giorno fa vicino a Houndou Bongo, sul fiume Niger, dopo aver attraversato il deserto del Sahara. 

Tra i vari nati di quest’anno, Mina era l’esemplare che meno si era allontanata dal proprio nido, con un timido spostamento fatto a settembre per raggiungere il medio corso dell’Ombrone, poco lontano da Paganico. Un volo di prova, evidentemente, per prendere coraggio e cimentarsi nella grande traversata.

Il viaggio di Mina per trovare il caldo

Mina è partita verso sud l’8 novembre e già il giorno successivo il suo gps (un dispositivo che tutti i falchi del progetto portano su di sé) la segnalava in Tunisia, pronta per attraversare il deserto del Sahara. Dal deserto nessun segnale a causa dell’assenza di copertura della rete che lo trasmette, ma 9 giorni dopo, il 19 novembre, ecco di nuovo apparire Mina sulle sponde del Fiume Niger. 

Un esemplare di falco pescatore (foto di Giuseppe Anselmi)

Un viaggio che ha dell’incredibile, ma che pure è all’ordine del giorno per questi rapaci dalla muscolatura d’acciaio ma dal peso di circa 1,5 Kg. 

A monitorare il lungo viaggio di Mina sono i ricercatori coinvolti nel Progetto Falco Pescatore, che dal 2002 si è posto l’obiettivo di ricostituire una popolazione nidificante di questo rapace nel Parco della Maremma. 

Il Parco della Maremma, nido perfetto per il falco pescatore

Nel 2011 la prima nidificazione nell’area protetta, per poi estendere il progetto alla Diaccia Botrona, alla Riserva Statale e Oasi WWF Laguna di Orbetello e ad altri siti in Italia. Oggi le coppie nidificanti in Italia sono 6 di cui 5 in Maremma

A partire dal 2024, il Parco della Maremma ha messo in programma il monitoraggio del Biancone, un altro importante rapace che vive nel nostro territorio e del quale verranno censiti esemplari e siti di nidificazione. 

L’11 febbraio è invece in cartellone (quello di Parco Aperto) una giornata dedicata ai rapaci, con la visita ai principali e più suggestivi habitat, accompagnati dai ricercatori dell’Ispra e un incontro ravvicinato con alcune specie recuperate dal Crasm di Semproniano. 

 

 

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