GROSSETO. Solo qualche giorno fa era a Grosseto a una cena con alcuni amici. Parlava di quello che avrebbe voluto fare quando finalmente sarebbe arrivato il momento di lasciare la Maremma dov’era arrivato dalla Puglia anni fa.
Parlava del tempo in cui era stato in servizio all’isola del Giglio, ma soprattutto di quanto fosse orgoglioso per suo figlio. Che ormai era diventato grande e che si sta per laureare. E mentre lo diceva, gli brillavano gli occhi.
Fausto Rochira, 47 anni, è morto venerdì 2 giugno in un campo che costeggia la Castiglionese, dopo che i suoi amici lo avevano cercato invano. È finito fuori strada con la sua moto e, nonostante abbia chiesto aiuto lui stesso, dando l’allarme con una videochiamata, quando è stato trovato ormai era troppo tardi.
L’ultima videotelefonata agli amici
Rochira stava viaggiando sulla Castiglionese quando è finito in un campo che costeggia la strada, poco lontano dall’ingresso dell’aeroporto. È riuscito a prendere il telefono e a dare l’allarme con una videotelefonata ad alcuni amici che si sono precipitati a cercarlo. Non ha saputo dire loro esattamente il punto in cui era uscito fuori strada. Era confuso, probabilmente a causa dello schianto battuto nella caduta e anche la posizione inviata con il cellulare, sarebbe poi risultata sbagliata.
Fausto è rimasto ad aspettare che qualcuno lo trovasse, sdraiato in un campo lungo la Castiglionese, mentre sulla strada andavano e venivano le auto di chi stava raggiungendo il mare.
Ore di ricerche nei campi di grano tra Marina di Grosseto e Prinicipina che non sono però bastate. Gli amici del 47enne, non trovandolo, hanno dato l’allarme e sul posto si sono precipitati i soccorritori: il 118, con Pegaso, che hanno sorvolato la zona, la polizia, i carabinieri, la polizia municipale, i vigili del fuoco.
Il corpo trovato con l’elicottero
Ed è stato proprio il personale che era sull’elicottero dei vigili del fuoco a individuare il corpo di Rochira. Per il quarantasettenne, ex carabiniere, non c’era più nulla da fare.
Nel luogo in cui è successa la tragedia, sono arrivati i colleghi di Rochira, che dal 2019, smessa la divisa, aveva continuato a lavorare al comando provinciale dei carabinieri come civile, in amministrazione.
Pochi giorni fa, sognava di tornare in Puglia. Ma in Maremma aveva trovato una seconda casa, tanti amici e una compagna che venerdì mattina è stata avvisata della tragedia e si è precipitata sul posto. Con lei, c’era anche il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Adinolfi che ha cercato di darle tutto il sostegno possibile per affrontare un dolore indescrivibile a chi non lo ha provato.
Rochira era stato in servizio alla squadra nautica dei carabinieri a Castiglione della Pescaia e abitava nel borgo marinaro dove venerdì mattina la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno.
La salma del 47enne è stata portata all’obitorio, a disposizione della Procura.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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