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Da approdo a porto turistico: via libera dal consiglio

Porto di Talamone sempre più vicino, il consiglio comunale vara l’ipotesi della società di trasformazione urbana
Porto di Talamone
L’assessore all’urbanistica e al patrimonio, Luca Teglia. Alle sue spalle il piano regolatore portuale di Talamone

ORBETELLO. Il porto di Talamone è una realtà sempre più concreta e vicina. Con il voto di oggi, 21 dicembre, il consiglio comunale impegna la giunta di Orbetello a privilegiare nello studio di fattibilità forme di partenariato pubblico/privato per trasformare Talamone da approdo a porto turistico.

Il consiglio comunale di Orbetello è stato oggi chiamato a decidere su una questione importante che dà il concreto avvio a un cambiamento epocale per il territorio. L’approvazione a maggioranza dello studio di prefattibilità per la realizzazione del porto turistico di Talamone era iniziato in estate. «A luglio l’amministrazione si era dotata di un gruppo di lavoro interdisciplinare – spiega l’assessore all’urbanistica e al patrimonio, Luca Teglia – Obiettivo quello di individuare lo strumento tecnico-giuridico e le condizioni più idonee a raggiungere più efficacemente gli indirizzi e gli obiettivi amministrativi. Nonché la messa in sicurezza dell’abitato di Talamone valorizzando le aree limitrofe come da previsioni del Piano regolatore portuale».

l'assessore all'urbanistica e al patrimonio, Luca Teglia con alle spalle il piano regolatore per il porto di Talamone
L’assessore all’urbanistica e al patrimonio, Luca Teglia, con alle spalle il piano regolatore per il porto di Talamone

«Dopo alcuni mesi intensi di lavoro – conclude – l’ente si è dotato di uno studio di prefattibilità di attuazione e gestione del porto turistico di Talamone».

Un primo passo verso il porto di Talamone

L’espressione “prefattibilità” non è superficiale o vaga. «Denota esattamente la fase identificativa delle questioni in campo – sottolinea Teglia – cioè, i presupposti generali e le condizioni di contesto che devono portare a realizzare il porto. Tutti i temi più rilevanti, nel documento adesso all’esame del Consiglio, sono affrontati».

«Sono concepite le alternative da tenere in conto – conclude – a partire da un’ipotesi che dia sufficienti elementi per procedere, o su cui poter fare opportuni correttivi».

Il Piano regolatore portuale approvato con delibera del consiglio domunale ( lan.44 del 11.09.2020) ha consolidato la missione. «Semplice e, allo stesso tempo, estremamente impegnativa per cui il programma dell’attuale mandato amministrativo è stato concepito – aggiunge il sindaco Andrea Casamenti – Tra le infrastrutture a servizio della comunità era previsto il porto e l’impegno a reperire le risorse economiche necessarie per la sua realizzazione».

La formula del partenariato pubblico-privato

Tra le varie questioni allo studio dei tecnici c’era il ruolo che l’amministrazione comunale avrebbe potuto o dovuto avere nella realizzazione dell’infrastruttura. «Tra le diverse ipotesi al vaglio – spiega ancora Teglia – ci siamo resi conto che quella che offre maggiori garanzie è la formazione di un partenariato pubblico-privato attraverso la costituzione di una società consortile».

Una che consenta all’amministrazione comunale, attraverso la sua partecipazione al capitale sociale, di avere quindi un ruolo attivo e sempre presente.

I prossimi passi

L’approvazione dello studio è passata in consiglio comunale con il voto positivo della sola maggioranza e il voto contrario dell’opposizione. Ora alla giunta spettano i seguenti compiti:

  • privilegiare forme di partenariato pubblico-privato, salvo controindicazioni tecniche
  • procedere con gli atti necessari, nei tempi giusti, per acquisire il progetto di fattibilità tecnico-economica del porto e delle opere connesse, anche attraverso l’utilizzo del fondo rotativo messo a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti per le relative spese di progettazione;
  • anticipare le opere pubbliche necessarie, rispetto alla fase realizzazione del porto,per dare un segnale di cambiamento concreto passando dalla qualifica di approdo a quella di porto turistico.

 

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