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Il coro dei tifosi del Grifone per Tony Panico

Max Lelli, presente al funerale: «Stavolta il destino si è accanito, ma pedalare in strada è sempre molto pericoloso»
Lo striscione dei tifosi del Grifone per Tony Panico
Lo striscione dei tifosi del Grifone per Tony Panico

GROSSETO. Anche il mondo dello sport è vicino alle famiglie delle vittime dell’incidente di Braccagni.

Dopo la cerimonia un gruppo di tifosi del Grifone ha esposto uno striscione “0564, Tony sarai sempre con noi” e, con fumogeni rossi, ha intonato un coro per ricordare il grande tifoso del Grosseto Calcio.

 

La riflessione di Max Lelli: «Pedalare è pericoloso, servono regole»

Al funerale c’era anche Max Lelli, il grande campione di Manciano, professionista dal 1989 al 2004. Adesso, a 55 anni, continua a correre e ad allenarsi. Ma, nonostante la grandissima esperienza, sa che pedalare in strada è pericoloso.

«Questa volta il destino si è davvero accanito con questi amici. Un dolore tremendo, una dinamica assurda. E so bene che quel gruppo è sempre stato rispettoso delle regole, pedalano in fila indiana, non corrono rischi inutili. Però pedalare in strada diventa sempre più rischioso, anche se sei attento e prudente».

Lui si allena quasi ogni giorno: «Io scelgo le strade, gli orari, evito le zone più transitate, cerco di stare attaccato al lato destro. Però in Italia c’è poco rispetto di chi pedala al lato della strada, in altri paesi gli automobilisti sono più attenti, non ti sfiorano come succede da noi. Credo che servirebbero regole più stringenti, magari anche la federazione potrebbe farsi sentire. Per non trovarsi in situazioni di grande dolore come questa».

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