Le mancanze segnalate
Quello di Buoncristiani «è un interesse squisitamente privato»
«Riteniamo che il primo cittadino abbia voluto discutere la domanda di attualità in modalità segreta solo per un interesse squisitamente privato e per poter essere l’unico soggetto titolato a gestire l’impatto mediatico delle sue risposte, essendo lui, a quel punto, l’unico soggetto titolato a svelarne il contenuto reso in consiglio comunale.
Per l’opposizione le 15 domande non violavano la privacy visto nessuna domanda implicava che Buoncristiani rivelasse alcun dato identificativo sottoposto a privacy.
«È evidente – dicono – che le istituzioni non possano essere piegate a esigenze di tutela personale. Non è accettabile che una questione di interesse generale venga sottratta alla discussione pubblica per volontà unilaterale del primo cittadino, oltretutto senza alcun rispetto della procedura regolamentare».
Per questo chiedono un intervento urgente della Prefettura di Grosseto, prima della decorrenza dei termini per eventuale impugnazione innanzi al Tar nel caso in cui non venga ripristinata la trasparenza e la legalità istituzionale.
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