ROCCASTRADA. Non sempre è tutto nero come lo si vede. In un momento incerto, fra le chiusure dei negozi e l’aumento dei prezzi, c’è qualcuno che con spirito imprenditoriale e con coraggio ha aperto nuove attività a Ribolla.
Il paese recentemente era stato segnalato per i molti negozi chiusi, ma allo stesso tempo sta registrando una vitalità non riscontrata altrove.
Qui, infatti, hanno tirato su le saracinesche l’ottica Quercioli e la macelleria Mori. Le due aziende a conduzione familiare hanno aperto da poco e si stanno facendo strada nel cuore del paese, facendo tornare servizi che erano scomparsi (la macelleria, appunto) oppure portandone di nuovi, come l’ottica.
L’ottica: «Il paese ci ha aiutato anche nell’apertura»
I nuovi imprenditori hanno scelto Ribolla per diverse ragioni. Laura Quercioli, proprietaria dell’ottica dice: «Ho aperto in questo paese visto che mancava un’attività come la mia. Infatti non ci sono altri ottici nel giro di 20km. Poi dopo circa 20 anni da dipendente, ho voluto fare questo passo visto che volevo seguire personalmente i clienti, a 360 gradi, dalla visita alla consegna degli occhiali. Ribolla mi è sembrato il posto giusto».
La titolare si trova molto bene in paese. «Gli abitanti ci hanno aiutati anche per aprire – racconta Quercioli – ci hanno portato i giornali per chiudere la vetrata e anche una livella – dice Laura -. Trovare persone aperte e disponibili è stato veramente molto bello. Vengo da Massa Marittima ma credo che un giorno mi trasferirò qua. Ribolla è un paese piccolo, ma c’è un po’ tutto fortunatamente».
Il macellaio: «Siamo parte di un paese»
La macelleria di Stefano Mori, avviata dal padre Sergio 60 anni fa, contava diversi clienti che si spostavano appositamente da Montemassi a Ribolla per il suo negozio. «Ho scelto questo paese perché mancava una macelleria – dice Stefano – e anche per mia figlia Rachele. Infatti, Io sarò qua finché lei non imparerà il lavoro, poi tornerò a Montemassi dove abbiamo l’attività principale e il laboratorio».
La macelleria ha aperto il 4 maggio e ha avuto un ottimo riscontro in paese. «Ribolla ci è stata veramente molto vicina – dice Stefano Mori- e sono passati in tanti. Abbiamo due attività e ci stiamo sacrificando molto essendo una ditta a conduzione familiare: io, mia moglie Cinzia e mia figlia Rachele. Offriamo prodotti scelti da noi, oppure fatti da noi, come gli insaccati. E anche qualcosa pronto da cucinare, ma crudo perché siamo parte di un paese e c’è anche la rosticceria Margareth Scanio, “La miniera dei sapori“».
Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie.
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