Coltellate in centro, due arresti | MaremmaOggi Skip to content

Coltellate in centro, due arresti

La faida sarebbe scoppiata per il controllo delle piazze di spaccio: uno dei due ragazzi è stato scarcerato perché minorenne
La volante della polizia davanti al tribunale

GROSSETO. Un’escalation di violenza, cominciata la scorsa estate, che aveva avuto come vittime due fratelli, entrambi di origini nordafricane. Violenza che era culminata con l’aggressione in via della Pace, quando un uomo, uno dei due fratelli appunto, era stato aggredito davanti a un bar. E colpito con due coltellate alla nuca

Ora, per quella scia di violenza, due ragazzi di origini tunisine sono stati arrestati dalla squadra mobile: uno di loro, lunedì 18 marzo è stato scarcerato. Difeso dall’avvocato Giulio Parenti, il giovane ha sostenuto di non essere ancora maggiorenne.

La radiografia alla quale è stato sottoposto all’ospedale non ha sciolto i dubbi e così il giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci, ha disposto la trasmissione degli atti alla procura dei minori. 

Una faida per il controllo delle piazze di spaccio

Due fratelli aggrediti, malmenati, rapinati. Per una questione d’onore. È stata questa la prima versione che avrebbero fornito alla polizia, che aveva cominciato le indagini dopo la prima aggressione, avvenuta ai danni di un 32enne tunisino, lo scorso luglio in piazza de Maria.

In quell’occasione, quando l’uomo fu colpito da una bottigliata e fu preso a sassate, spiegò che le persone che lo avevano aggredito, volevano fargliela pagare perché non aveva mantenuto la parola e non aveva sposato la sorella di uno degli aggressori.

Ma l’onore della famiglia dei due ragazzi nordafricani, in questa storia, sembra non entrarci per niente: in realtà, quella che si sarebbe scatenata, sarebbe stata una guerra per il controllo delle piazze di spaccio. Attività che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati anche dell’uomo vittima della violenza degli arrestati. 

Venerdì 15 marzo, gli uomini della squadra mobile della questura, si sono presentati con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice Compagnucci per due giovani: quello risultato poi minorenne e un ventenne tunisino. 

I due sono accusati di lesioni personali, rapina, calunnia, mentre l’uomo vittima insieme al fratello delle aggressioni, è stato indagato per spaccio. 

E sarebbe proprio il controllo delle piazze di spaccio ad aver scatenato la violenza in città. 

Violenza che il 21 settembre scorso, è esplosa in via della Pace, dove il fratello del trentenne era insieme ad altri amici seduto davanti a una pizzeria. Avevano appena comprato la carne alla macelleria musulmana in via Aquileia e aspettavano che cuocesse quando il ragazzo fu aggredito e colpito con due coltellate alla nuca

Rapinato mentre è al volante dell’auto

Prima dell’aggressione in via della Pace, c’erano stati altri episodi che sono stati riuniti tutti nello stesso fascicolo: un’altra aggressione, in via Oberdan, oltre a quella in piazza de Maria e una rapina, avvenuta l’8 settembre in via Damiano Chiesa. Il 32enne era stato costretto a fermarsi con la sua auto, dopo che gli era stato forato uno pneumatico. 

Sul sedile aveva 400 euro, soldi che erano stati presi dai due. 

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